Una promessa..nello spazio


Ricordo che mio padre, quando ero piccolo, mi costruiva spesso dei paracaduti per i miei eroi plasticosi. Li realizzava sagomando un cerchio con le bustine-gelo, a cui poi, legava minuziosamente dei fili da attaccare ai miei super-invincibili eroi . Ero il bambino più felice del mondo, quando scendevo in giardino e mi preparavo al lancio. Quell’attesa mi ha sempre regalato un nascosto quanto inebriante senso di gioia… ansia, e logorio e sorpresa. Un frullato di emozioni che custodisco gelosamente nel mio bauletto di legno invecchiato.
Sicuramente anche Max Geissbuhler (8 anni) , conserverà per sempre dentro di se il ricordo di un pomeriggio con il padre alquano originale.
Luke Geissbuhler e suo figlio infatti, hanno spedito nella stratosfera un’iphone con fotocamera e gps attivi che hanno ripreso 90  minuti di puro spettacolo. Il pallone aerestatico è arrivato a 35km di altezza, per poi scoppiare e cadere a 30km di distanza dal luogo del lancio. La posizione è stata trovata facilmente tramite l’apposito gps attivato sull’iphone.
L’impresa: ha richiesto diversi mesi di preparazione, sia pratica che teorica. Dallo studio dei venti e delle temperature ai i test di resistenza dei materiali, passando per lo studio della quantità di elio da inserire nel pallone. Il risultato è a dir poco soprendente.
E’ sempre bello poter mantenere le proprie promesse. E’ ancora più bello, se quelle promesse le fai proprio a tuo figlio.
Potete gustare tutte le fasi, nel video quì sotto.

 


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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