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A colpi di luce: Marta Bevacqua

A colpi di luce: Marta Bevacqua


La rubrica A COLPI DI LUCE vi regala un’altra grande artista: Marta Bevacqua

Ciao Marta, di dove sei, quanti anni hai e da quanto tempo scatti fotografie?
Nata a Roma, abito nella zona dei Castelli Romani. Ho 22 anni e scatto ormai da 6 anni.

Dai una tua interpretazione al termine “FOTOGRAFIA”
FOTOGRAFIA per me è una vera e propria forma d’arte. Niente di più, niente di meno. Ha la stessa valenza di “scultura” o “pittura”.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti? E come interagisci con loro?
Fotografo soprattutto persone, in particolare le donne. Ho imparato fotografando le mie sorelle o le mie amiche; adesso collaboro spesso con modelle professioniste. Penso che anche la modella deve dare del suo per la riuscita di una fotografia. Fare la modella è una sorta di forma d’arte, quanto la fotografia. Fotografare una persona significa collaborare per creare.

Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
Io utilizzo il digitale e l’ho sempre utilizzato. Mi sono anche divertita con una macchina analogica e ho stampato in camera oscura. Trovo il procedimento tradizionale dell’analogico molto più affascinante, ma penso che nel 2012 non c’è altra strada se non quella del digitale. Le macchine fotografiche crescono e migliorano con il progresso delle tecnologie e dai fotografi alcune volte si pretende che siano all’altezza dei nuovi mezzi disponibili per creare immagini; nel mondo in cui viviamo è impensabile rimanere impigliati nell’analogico, seppure più bello e affascinante. L’unica cosa che la fotografia perde con il digitale è il fatto che un’immagine è riproducibile infinite volte: si perde il concetto di opera d’arte nel vero senso del termine. Forse è proprio per questo che con l’avvento del digitale la fotografia viene sempre meno considerata una forma d’arte. Ma il digitale è senza ombra di dubbio la “fotografia” dei nostri tempi, secondo me.

Qual è la tua attrezzatura?
Ho usato per anni un’olympus E-1 di seconda mano, con cui ho scattato la maggior parte delle mie foto. Da un anno uso una canon 5d mark II, con i seguenti obiettivi: 70-200 f2.8, 50 mm f1.4, 17-40 mm f4.0

Cosa fai quando non scatti fotografie?
Quando non scatto, di solito scrivo. Ho scritto 3 romanzi, che vorrei revisionare per poi tentare la pubblicazione. Leggo, suono il piano e sto con i miei amici.

Una domanda che vorresti ti venisse fatta?
Me l’avete già posta, e mi riferisco alla seconda domanda. Cosa significa per me FOTOGRAFIA è forse per me alla base di ciò che faccio (arte).

Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
Ne ho molti, e anche famosi. Penso però che sia meglio dare un’occhiata a fotografi emergenti come me, che si meritano più attenzione.

www.monislawa.deviantart.com
www.ineedchemicalx.deviantart.com

Per ispirazioni varie, consiglio fotografi affermati, ma di inesauribile creatività:
Paolo Roversi
Ellen Von Unwerth
Tim Walker

Ringraziamo Marta per il tempo dedicatoci e vi invitiamo a visitare il suo stream flickr: http://www.flickr.com/photos/martabevacqua/

 


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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