Parole che non sono innocue


 

Un grande commediografo francese ha spiegato che nessuno ha mai scritto, dipinto, scolpito, modellato, costruito o inventato se non, di fatto, per uscire dall’inferno.
Ecco, uscire dall’inferno.
Perchè ognuno hai i suoi personali inferni, quei piccoli aghi conficcati nel cuore, quei ricordi amari che non sempre strappano un sorriso; ognuno vive ancora di incubi dai quali non riesce a svegliarsi.
E oggi il mio inferno sei tu.
Sono sempre stata convinta, e lo sono ancora, che nella vita ogni cosa passa, come la marea, e l’acqua va e viene e scivola via; ma oggi no, oggi non passi, oggi non vai via.
Oggi resti a ricordarmi che, per fortuna, esistono ancora momenti e persone capaci di stupirci, di allargarci il cuore, di farci respirare quando vorremmo solo affondare.
Oggi il mio personale inferno sei tu, sei tu che mi rubi una lacrima.
Perchè io non ti stavo cercando, non ti stavo aspettando.
Eppure sei arrivato.
Eppure te ne devi andare.
E mi mancherai, come nella vita mancano tutte quelle cose che non abbiamo avuto, che abbiamo solo assaggiato.
Mi mancherai e sarà per un pò o forse no, forse di più, ma mi mancherai.
Mi mancheranno tutte quelle cose che mi sarebbe piaciuto fare sempre: rimboccarti le coperte, sorridere quando mi riscaldi i piedi freddi, passeggiare tra la neve.
Mi mancherà guardarti mangiare, vedere i documentari alla tv, scendere scalza dal tuo letto.
Mi mancherà il modo in cui mi guardi, la tua dolcezza mai scontata, i tuoi occhi chiusi.
Mi mancheranno questi due mesi, le canzoni cantate al telefono, i sorrisi dietro un bancone.
Mi mancherà ogni parola, le luci di Natale; mi mancherà anche quello che odiavo, il modo in cui sai riscaldarmi.
Mi mancheranno quei momenti nostri, solo nostri, che nessuno sa capire, in cui nessuno riesce a credere.
Mi mancherà tutto in un modo che non credevo possibile, non con te.
Non lo so, sarà la fine o forse no, sarà un arriverci o chissà.
Sarà che comunque prima o poi ti rivedrò. E tremerò.
Ormai ho imparato a fare finta di niente, a nascondere tutto nelle vene e sfoggiare il mio sorriso migliore.
Dopo.
Adesso no.
Oggi voglio continuare a pensare a te.
Oggi voglio sperare che succederà di nuovo.
Oggi sei ancora il mio inferno.

 


Alice Innocenti

Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".

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