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Via Curiel 8 di Magda Guidi e Mara Cerri

Via Curiel 8 di Magda Guidi e Mara Cerri


A spasso durante il BilBOlbul festival, per le vie di Bologna, ci siamo imbattuti nella galleria Restarte, che ritengo perfetta in termini di organizzazione, spazio e gestione. All’interno di quest’ultima ho potuto ammirare il progetto “Via Curiel 8”
Via Curiel 8, nasce come libro illustrato di Mara Cerri, pubblicato nel febbraio 2009 dalla casa editrice romana Orecchio Acerbo. Dopo due anni e 4000 disegni dipinti a mano in acrilico su carta, il libro ha subito la trasposizione su pellicola (Vincitrice del 1° premio sezione corto animato al Torino Film Festival) grazie alla collaborazione dell’autrice stessa e Magda Guidi.
Il film è un concentrato emozionale di dualismi che si snodano nella mente dell’osservatore. Il concetto delle vite parallele, qui diventa non solo artefice di una storia al confine tra reale e immaginario, ma si appresta a catapultarci in modo violento e nostalgico, innanzi alle occasioni mancate della vita, alle opportunità che non abbiamo colto e alla possibilità di scelta che sempre abbiamo avuto, ma che quasi mai abbiamo notato.
Emma e Dario, si incontrano sul pianerottolo di un condiminio. Basta uno sguardo e tra i due è imminente la sensazione di essersi conosciuti in una vita passata. Ritornata nella sua abitazione, Emma ripiomba a quando bambina si muoveva tra gli oggetti della sua cameretta. Dario, invece, scendendo le scale, rivive i momenti in cui da piccolo correva a nascondersi nel sottoscala.
In Via Curiel 8, le immagini divorano le parole e il destino finisce con l’impossessarsi della storia. Non v’è traccia di dialoghi, di parole. Il silenzio si fa mezzo comunicativo emozionale, spalleggiato dall’ottima colonna sonora di Stefano Sasso. Asettica e minimale.
La mancanza di comunicazione diventa essa stessa una scelta inconscia che per sempre cambierà le nostre vite, decidendo chi e cosa conoscere, chi e cosa vivere.  E alla fine di tutto, nei momenti in cui ci fermiamo e ci isoliamo dal tramtram quotidiano, rimane inevitabilmente una domanda a far capolino nella nostra testa: cosa sarebbe successo se quel giorno avessi….?

 


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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