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A colpi di luce: Guendalina Fiore

A colpi di luce: Guendalina Fiore


Ciao, di dove sei, quanti anni hai e da quanto tempo scatti fotografie?
Sono cresciuta a Montesilvano, una città sul mare in provincia di Pescara, ma da quasi 5 anni vivo a Roma per motivi di studio. Ho 23 anni e ho una macchinetta fotografica in mano da quando ne avevo praticamente 14, ma il modo in cui mi rapporto alla fotografia è ovviamente cambiato moltissimo in tutto questo tempo.

Dai una tua interpretazione al termine “FOTOGRAFIA”
Eh…è difficilissimo darne una definizione!  La fotografia è un mondo talmente ampio e personale da essere quasi astratto. E’ un mezzo che ti permette di esprimerti nel modo più personale possibile e più efficacemente delle parole. E’ una interpretazione della propria anima, ogni scatto  racchiude in se tutto ciò che piace ed è la proiezione di tutto ciò che il fotografo stesso è. Secondo me la fotografia non è altro che lo specchio di chi la fa.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti? E come interagisci con loro?
I soggetti umani messi in spazi aperti ed “incontaminati”, la storia e la luce. Mi piacciono immagini semplici ed il più naturale possibile. La spontaneità del soggetto è alla base di tutto.

Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
Sono cresciuta nell’era del digitale quindi per quanto mi riguarda la mia scelta ricade sulla prima.
Non posso darti pareri tecnici sui due termini ne mettere a confronto una macchinetta analogica ed una digitale perché non ho né l’esperienza né le conoscenze tecniche per farlo. Posso solo giudicare il risultato finale.
Riconosco che la vera fotografia è quella analogica perché richiede più competenza e perché da vita ad immagini autentiche, con imperfezioni e grana che danno unicità ad ogni singolo scatto. Ma allo stesso tempo non credo che la fotografia digitale sia meno valida, anzi ha eliminato qualunque limite. Con una macchinetta digitale, l’idea giusta e photoshop ci sono talenti che diventano inarrestabili. Poi tutto dipende ovviamente dal gusto e da quello che si vuole ottenere: ho visto scatti in analogico di cui è impossibile non innamorarsi e lavori fine art che senza la tecnologia digitale non avrebbero mai raggiunto risultato cosi sorprendenti.

Qual è la tua attrezzatura?
Da quasi un annetto la mia attrezzatura comprende una Canon 60D ed il mio amatissimo 50mm.

Cosa fai quando non scatti fotografie?
Conduco una normalissima vita da studentessa universitaria.

Una domanda che vorresti ti venisse fatta?
Non ho nessuna richiesta in particolare!

Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
Ce ne sono tantissimi!! Se dovessi consigliarvene uno solo al momento sarebbe Diane Sagnier.

Ringraziamo Guendalina per averci concesso l’intervista e vi invitiamo a visitare il suo tumblr: http://orocolato.tumblr.com/


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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