Parole che non sono innocue



La vita è fatta di momenti, e momenti.
Perchè il tempo non è tutto uguale, non corre con la stessa velocità.
E così ci sono giorni che passano tutti uguali, giorni che, semplicemente, non succede niente e tu te ne stai lì, fermo, a guardare il niente che succede; che se dovresti dargli un tempo, a quei giorni lì, diresti che sono nulla, anche se invece magari sono mesi.
E poi ci sono giorni che non sono fatti di ventiquattro ore, perchè sarebbero poche per spiegare quello che è successo, giorni in cui il tempo si dilata e arrivi a confondere oggi con domani, e con ieri.
Perchè quando dicono che non conta il quanto, ma il come, mica si sbagliano, no; quando dicono che ci sono momenti che valgono una vita non ti stanno prendendo in giro.
Ecco, gli ultimi tre mesi, per me, sono stati fatti di giorni così, di momenti di una bellezza e di una perfezione assolute, che, anche se fossi morta in quell’istante, sarei morta felice. Non serena, non tranquilla, ma felice. Che e’ un’altra cosa.
E allora, al termine di quest’estate che vorrei davvero non finisse mai, sento che forse le dovrei ringraziare tutte le persone che mi hanno regalato questi momenti qui, dalla prima all’ultima.
Perchè il bello della vita è proprio questo, che non dipende solo da noi.

” […] Vi ringrazio.
Grazie perché casa nostra era calda, e i piatti senza incrinature.
Grazie per avermi scritto ogni domenica da quando sono qui.
Grazie per aver lasciato sempre aperta la porta quando andavo a dormire.
Grazie per avermi insegnato ad amare i numeri.
Grazie per non avere mai pianto.
Grazie di aver indossato l’abito bianco, per anni, il primo giorno d’estate.
Grazie per la fierezza e la malinconia.
Grazie per questo nome che porto.
Grazie per questa vita che stringo.
Grazie per questi occhi che vedono, queste mani che toccano, questa mente che comprende.
Grazie per i giorni e gli anni.
Grazie perché eravamo noi.
Mille volte grazie.
Per sempre.”

 


Alice Innocenti

Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".

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