A colpi di matita: Silvia Bolognesi


Quanti anni hai, di dove sei e da quanto tempo fai l’illustratrice?
Sono nata a Rovigo nel 1982 e vivo e lavoro a Bologna ormai da sette anni. Tre anni e mezzo fa ho iniziato un po’ per gioco a interessarmi all’illustrazione, dopo qualche anno di esperienza nel teatro, così, per vedere e ora credo non potrei fare altro!

Come hai imparato a “disegnare”?
Disegno da molto prima di parlare… da piccola avevo un sacco di libri “con le figure” e passavo e ore ore copiando e ricopiando le illustrazioni, poi, e non ringrazierò mai abbastanza i mie genitori per avermelo permesso, un classico percorso di studi artistici: Liceo artistico e Accademia di Belle Arti di Bologna (laurea in Scenografia per il Melodramma e Biennio Specialistico in Illustrazione per l’Editoria).

La tua è una passione, un lavoro, o entrambe le cose?
Entrambe, ma di certo prima di tutto è passione! Non posso pensare una vita senza immaginare e disegnare. L’Illustrazione è un’arte applicata ciò significa che il testo per cui è stata creata la completa … questo fa si che sia anche un buon modo per fare di un’arte un lavoro. Certo, a volte il confine tra le arti con la A maiuscola ( Pittura, Scultura..) e le Arti Applicate come l’ Illustrazione è davvero sottile, credo si possa rimanere affascinati tanto da un quadro di Frida Kahlo quanto da una grafica di Milton Glaser …

Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su Pc?
Dipende anche dal tipo di lavoro: se è su commissione e richiede per esempio l’utilizzo di colori o loghi precisi ( come ad esempio la locandina che ho fatto recentemente per il documentario Subbuteopia ) o se piuttosto non è un progetto tutto mio, nel primo caso mi è a volte più facile lavorare direttamente al Pc. Certamente preferisco lavorare “ a mano” ed usare il digitale in un secondo tempo per digitalizzare i lavori, perché la materia rimane per me sempre più intrigante e una volta scansionata cerco di fare in modo che non si perda lo spessore del colore o delle carte.

Da cosa trai ispirazione? E cosa cerchi di trasmettere con le tue illustrazioni?
Mi piace guardare film e ascoltare musica mentre disegno. Certi giorni cammino per ore senza meta, mi piace guardare le persone e provo a indovinare pezzi della loro giornata.Visitare siti internet di illustrazione e grafica, raccogliere immagini, spulciare i volumoni d’arte, vedere film, viaggiare. Vorrei poter “semplicemente ” aggiungere qualcosa di inaspettato al reale, trascinare l’osservatore in altre dimensioni, porsi delle domande. Suscitare meraviglia, esprimere quel qualcosa che sta tra le parole e la fantasia che solo un’immagine può esplicare. Facile no?

Che strumenti (e/o software) utilizzi solitamente?
In genere parto da un’immagine a matita quasi definitiva, la fotocopio o ci aggiungo carte e scotch di vari tipi, fotocopie su lucidi e poi, dopo aver rifatto tutto miglia di volte scansiono e intervengo con programmi di ritocco immagine.

Che consigli daresti agli aspiranti designer/illustratori che desiderano emergere in questo settore?
Partecipate a più concorsi possibile, anche solo per mettervi alla prova e avere delle scadenze, state attenti alla presentazione del lavoro, anche sul blog ( o cominciare facendone uno ) o sito web, frequentate i blog che parlano di illustrazione. Non abbiate paura di chiedere consigli, perché se sono critiche spesso sono spunti di autoanalisi ( nessuno nasce con la sapienza infusa!) e se invece sono complimenti vi farete più coraggio! Ma soprattutto disegnare tanto, essere curiosi e senza pregiudizi. Non scoraggiatevi se la vostra passione non vi fa guadagnare, io faccio mille altri lavori ( cameriera, volantinaggio…) per pagare l’affitto, non fatevi fermare da questo, alle volte è meglio avere altri mezzi di sostentamento e non perdere tempo in lavori “artistici” che non danno soddisfazione e tolgono ulteriore tempo alla vostra intelligenza e creatività. Ultima cosa, se ne avete l’occasione, andate all’estero a fare un po’ di esperienza!

Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Uno solo? Ma è impossibile! Ne dico almeno due: Sara Gavioli e Daniela Tieni.

Ringraziamo Silvia per averci dedicato il suo tempo e vi invitiamo a visitare il suo blog all’indirizzo http://silviabolognesi.blogspot.it/


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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