AUDIOSINCRETISMI: puntata 2.03


__ istruzioni per l’ascolto: Oggi su AUDIOSINCRETISMI è il turno del primo ospite di questa seconda stagione: MoonDust; che ha realizzato per Organic Concrete un mix di soli vinili.
Moondust nasce a Chapecò in Brasile nel 1985 ma vive praticamente da sempre a Roma; da anni coltiva una grande passione per la bass music specialmente drum and bass, liquid funk, deep e più di tutte l’intelligent drum’n bass e la microfunk di cui è il principale produttore a Roma. Negli anni ha partecipato a numerose serate bass music suonando insieme a Aphrodite, Pendulum, Dabs, Grotesque, Lukeino (Bachelors of Science)… cooperando con SoundGate Promotion, Evilsound Production, 40Hz, High Tunes, RUM (Roma Underground Movement), Summer Vibes, Outernational Sound e Subculture Music.
Siamo andati a trovarlo per una breve intervista.

Quando hai capito che avresti iniziato a dedicarti al djing e alla produzione musicale?
Tra il 2003 e il 2004 quando grazie a internet e al pc ho cominciato a interessarmi alla ricerca quasi maniacale di musica elettronica in formato digitale. Tutto però è partito dalla passione per il trip hop e il downtempo maturata già circa intorno al 1998; in quegli anni ho sviluppato un crescente interesse per quelle sonorità un po’ mistiche, per quei ritmi sperimentali e quelle basslines proprie della vera jungle, per capirci quando Goldie era già un personaggio famosissimo e vedevo a tutte le ore “Inner city life” passare su Mtv.
Nel 2009 ho cominciato a dedicarmi alla produzione e alla sperimentazione, puntando non tanto verso la ricerca dei suoni ma cercando di dare un senso alle composizioni, cercando di arrangiare melodia, armonia e contrappunto, sviluppando infine un “attitudine” minimale dove pochi suoni, ma buoni, nascondono ottimamente le deficienze stilistiche di una partitura compositiva di bass music che sia dubstep, garage o drum‘n bass o electro, che restano comunque pur sempre club music, dance music.

Qual’è attualmente la situazione della bass music underground a Roma e in Italia?
Fino a qualche anno fa nella bass music potevamo includere dubstep, drum’n bass e jungle perché sostanzialmente è musica concepita per sound systems e basata sulle basse frequenze delle bass lines, ma oggi con il crescente diversificarsi dei generi e sottogeneri musicali dobbiamo ridefinire il suo significato.
Negli ultimi tempi sono nati parecchi sottogeneri della bass music che sembrano solamente delle trovate commerciali (vedi svariati esempi negativi come la brostep), perfino artisti che anni fa erano dei pionieri hanno scelto la “buona” strada del commercio, della speculazione sulla cultura e lo sfruttamento del giovane pubblico inesperto; parliamo quindi di generi nati per cavalcare l’onda di un epoca, parliamo in senso negativo di una nuova “moda”; parliamo di generi musicali nati per sottostare alle leggi di una cultura di massa che fa spavento, e che coinvolge tutta l’Italia specialmente le grandi città.
Tutto ciò si trasforma poi in un frequente uso di questo tipo di bass music da parte di un pubblico giovane ed inesperto o semplicemente desideroso di poche definizioni e di sonorità che poco hanno a che fare con l’idea primitiva di questo tipo di musica.
Chi in questi anni ha sviluppato un senso critico ed ha dato importanza a chilldubstep, uk garage, future garage,microfunk o a qualsiasi sonorità che si discosta dalle solite, ha portato avanti la scena locale solo nel suo piccolo.
La situazione a Roma è veramente difficile, a meno che non si sia disposti a investire budget consistenti, non si raggiungono mai risultati voluti perché il pubblico non è interessato minimamente alla novità.

Parlaci dei tuoi progetti attuali e futuri
Il futuro della bass music per come la vedo io è legato soprattutto non a ciò che si produce già attualmente, cioè serate, promozione e pubblicazione su etichette ecc ecc, ma all’integrazione più allargata negli altri campi dell’arte, di una musica che nasce da club e arriva ad essere sperimentale.
Colonne sonore per cortometraggi, webseries, lungometraggi, pure composizioni elettroacustiche, composizioni per istallazioni Audio Video.
Questo sarà anche il mio futuro, essendo da poco entrato in conservatorio.

Tre dischi ai quali non rinunceresti mai
ASC – Reality Check
Rockwell – Reverse Engineering
Aaron Jay & Lynx – Wait for Me.

Cinque tracce in heavy rotation nel tuo stereo
Queensway – One
Sam KDC & Mr Smith – Before i Fall
Synth Sense – Lost in Time (Synkro remix)
Sam KDC – Symbol #5.3
Bulb – Tenderness.

Un dj con il quale sogni di suonare insieme
Uno dei produttori sperimentali DnB più bravi ASC.

Dacci qualche link dove possiamo ascoltare le tue produzioni
Sulla mia pagina Soundcloud: http://soundcloud.com/moondust; e l’account Mixcloud per i mix: http://www.mixcloud.com/MoonDust

[audiosincretismo #2.03: tracklist]

despot | concert
mode | warning
blue motion | only words (triad remix)
asc | never enough
asc | no secrets
asc | bleep test
asc | zenith
asc & vaccine | machines
asc | reality check
triad | the essence
mr sizef | lily is a flower wich is giving rising to love
blu mar ten | sweet little supernova
unquote | we breath yoghurt lying on a strawberry bed

 

[crediti fotografici: Elisa Sepede e Bassline Tunnel]

[cover: Felix Baumgartner]

 

Buon ascolto, ci vediamo giovedì prossimo.

[archivio: go on mixcloud and  ▷ Play All]

 


Luca Marinucci

Romano, studente (?), disoccupato; si definisce un perenne neofita dei suoi interessi: la street art, la lettura e la musica.

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