A colpi di luce 2.0: Ren Hang


Se ancora non mi ero spinta molto sul tema della sessualità lo faccio oggi indicandovi lui; Ren Hang  è un fotografo che secondo me vale davvero la pena tenere sott’ occhio.

Ciao Ren! Sono davvero contenta di avere la possibilità di intervistarti. Io so che hai circa 25 anni e che sei nato e vivi in Cina.. è giusto? In che modo pensi che questo paese abbia influenzato il tuo percorso artistico?
Sì, la Cina è ancora un paese di stampo feudale per cui, per la maggior parte della gente, il fatto che il corpo nudo nelle foto sia esibito in pubblico è ineccepibile. Sono stato discriminato molto spesso nel mio paese solo perché ci sono corpi nudi nei miei lavori (il mio sito personale è stato chiuso molte volte, mostre personali delle mie foto sono state proibite, sono addirittura stato arrestato dalla polizia mentre facevo foto ai miei modelli nudi ecc.) Ma appunto perché mi sono capitate queste cose e per il fatto che vogliano impedirmi di fare ciò che mi piace mi viene voglia di farlo ancora di più. Spero che il mio paese diventi più “openminded”, ma lo amo allo stesso modo, e rimango qui, non vado da nessun’ altra parte.

Il soggetto principale delle tue foto sembra essere l’ uomo. Ma non il tipo di uomo che siamo abituati a vedere nella società “civilizzata”.. Non vedo comportamenti convenzionali, non vedo vestiti e qualche volta mi sembra che non ci sia molta differenza tra il tipo di uomo che vedi tu e gli animali.. mi sbaglio? Raccontaci della figura umana nelle tue foto.
Penso che ognuno abbia la sua propria idea di “civilizzazione” in  mente. Ciò a cui spesso ci riferiamo con il termine “civilizzazione” è ciò che la maggior parte della gente chiama così; non è una definizione di “civilizzazione” che va bene per tutti, per cui non è civilizzazione. Penso che la libertà sia la vera civilizzazione, ma non abbiamo libertà completa, quindi penso che la vera civilizzazione non esista. Penso che al giorno d’ oggi la “civilizzazione” sia diventata una regola che connette tra loro le persone, ma quando fotografo non penso a nessuna regola.
Anche io penso che gli esseri umani e gli animali qualche volta possano essere la stessa cosa; se non avessimo il linguaggio per comunicare, sarebbe il nostro comportamento diverso da quello degli animali?

Anche tra uomo e donna non vedo molta differenza nelle tue foto: le pose sono simili, e anche il modo in cui ce li presenti.. non pensi che ci siano delle differenze innate?
Non so perché, ma entrambi sembra che abbiano paura quando sono nelle mie foto, e questa paura sembra che li renda simili nel loro essere in relazione. Ma non sono io che metto loro paura mentre fotografo, è la paura che hanno dentro, che arriva dalle loro vite, è questa paura che mi fa vedere la loro autenticità e li rende reali e consistenti ai miei occhi.
Ecco, forse ai tuoi occhi le loro paure sembrano simili, ma è molto diverso. E’ questa differenza ad essere tanto difficile da esprimere chiaramente, immagino che solo loro possano conoscerle, o forse neppure loro.

Nelle tue foto la gente è spesso nuda, e non sembra che ti importi che i genitali siano coperti. Perché?
Perché esistevano già.

Il sesso è il tema più importante nelle tue foto?
Penso che la cosa più importante nelle mie foto sia la vita, e penso che il sesso e la nudità siano le cose più importanti nella vita.

Il modo in cui usi il corpo umano, come anche altri materiali insieme a questo, mi colpisce molto. Qual è il ruolo che gioca la materia nelle tue foto?
Non penso mai a quello che voglio fare mentre fotografo.

E nella tua vita? Quali e quanto importanti sono le connessioni tra le tue foto e la tua vita personale?
La fotografia è la mia vita, il mio quotidiano scattare con la mia macchina su pellicola economica.

Ringrazio Ren Hang per averci dedicato un po’ del suo tempo e della sua spontaneità e vi indico il suo sito, dove potrete trovare molto di più: http://renhang.org/

 


Giulia Bersani

Sognatrice irrimediabile con il vizio della fotografia

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