READING

Domenica in strada: Tejn

Domenica in strada: Tejn


Proviamo a fare un giochino, senza alzarvi dal letto così, distesi, con la mente libera e gli occhi ancora che sognano. Magari questo pezzo esce quando ancora non è ora di pranzo e siete lontani da quel languorino che cresce non appena leggete le nostre ricette della domenica e non distolgono il vostro sguardo dal pc per andare a cercare un maledetto pezzo di non so cosa per fermare l’appetito.
Allora, miei cari signori se dico Danimarca voi a cosa pensate?
Vi posso dare qualche minuto ma posso già prevedere il quadro generale della situazione, altro che Istat. L’80% sono sicura che penserà alla sirenetta della favola di Hans Christian Andersen, il 10% di voi (che non si sono ancora tagliati le vene) alle lezioni di filosofia di Søren Kierkegaard, un 5% (sporcaccioni) a Brigitte Nielsen. Ditemi se ho sbagliato. E il restante 5%? Mi auguro che avrà il pensiero rivolto a colui il quale ha inventato il Lock On style, ovvero il signor Tejn.
Cosa vi racconto prima del Lock On style o di Tejn? Partiamo dal protagonista della puntata di oggi.
Tejn è un artista di Copenhagen, classe 1976, il quale dal 2008, oltre a fare stencil e installazioni in giro per l’Europa, si diverte a creare delle sculture di varie dimensioni che lui stesso realizza fondendo vari scarti di ferro. Dopo aver creato le sue sculture se ne va a zonzo a depositarle dove meglio crede bloccandole con una catena ed un lucchetto a diversi supporti.
Così, immaginate, passeggiando in città, ad un certo punto vicino ad un semaforo trovate un carro armato di ferro grande come una scarpa o magari una pistola vicino ad un albero di un parco.
E perché, vogliamo parlare dell’omino incatenato al palo che cerca disperatamente di prendere la sega disegnata a terra per liberarsi dalle sue catene? Sembra un gioco anche questo ma credo che dietro le sue creaturine allergiche alla ruggine si nasconda qualcosa di più profondo.
Guardando le immagini che ci sono in giro su internet si direbbe che l’artista voglia lanciare dei messa politici o forse semplicemente risvegliare le coscienza di noi cittadini, lanciando la sua fantasia oltre la superficie ruvida dei muri e dei cavalcavia che da anni ormai fanno da sfondo ai graffiti e alla cosiddetta street art che a noi piace tanto.
Buona domenica!


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

Commenti

commenti


RELATED POST