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Una scatola di Lego in acido: Kare Art

Una scatola di Lego in acido: Kare Art



Nel fantastico mondo dell’Internet, capita che finisci a surfare per ore tra pagine di meme e video di gattini. Per me che sono insonne il rischio aumenta esponenzialmente, ma quando va bene, mi capita di finire dall’altra parte del mondo, sul Tumblr di qualche artista semisconosciuto che invece merita di essere approfondito. Questo è il caso di Kare (aka Yusuke Moritani) 34enne artista emergente di Osaka che lavora a colpi di grafica digitale.
Kare crea composizioni astratte e fortemente dinamiche, utilizzando i solidi geometrici come elementi grafici fondamentali delle sue opere. Una sorta di mosaico in cui le tessere non sono incastrate ordinatamente, ma confuse, sovrapposte e deformate. I risultati sono delle splendide tavole che somigliano a scatole di Lego psichedelici.
Spesso Kare gioca con il collage, utilizzando le icone della cultura contemporanea come soggetti da scomporre e rivestire di colartissimi pixel tridimensionali. Tyler the Creator, P Diddy, Schwarzenegger, pornodive e cime di Purple Haze, tutti avvolti e ricoperti dalla trama dei suoi “tasselli” che fa volgere il pesiero ai graffiti in 3D style e ai palazzi delle megalopoli nipponiche.
Non stupisce che Yusuke nasconda un passato da skateboarder e da writer, ed anche se non è stato facile approfondire e comunicare con lui, sono convinto che le sue opere non abbiano bisogno di spiegazioni o seconde letture, ma solo di essere fatte circolare.

 

 

 


Michele Ponzelli

Ma per la bio va bene una stronzata tipo: da piccolo mi parcheggiavano davanti la TV. Non c'è da stupirsi se nella vita ho scelto di studiare i messaggi subliminali, poi ho avuto un incontro del quarto tipo con gli alieni. Ora sono uno normale.

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