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Cinzia Araia S/S 2013: la visione-design della cal...

Cinzia Araia S/S 2013: la visione-design della calzatura


Figlia di un industriale calzaturiero della Riviera del Brenta, Cinzia Araia studia presso la scuola di Design della Calzatura e già a vent’anni apre il suo primo studio stilistico, per dar vita nel 2010 al brand che porta il suo nome. Cinzia realizza le sue collezioni seguendo il proprio gusto personale: ogni scarpa è il risultato del suo modo di essere e della sua autonomia rispetto a ciò che è o non è di moda.
Ecco infatti come si descrive lei stessa:

Mi chiamo Cinzia Araia, come chiunque. Sono consapevole che nessuna identità potrà mai contenerne un’altra o esprimerla pienamente. La mia natura è unica e irripetibile come quella di chiunque. Sono plurale, molteplice. Non è per stupire o agire gratuitamente contro le norme, mi permetto il lusso di non fare scelte obbligate, di non seguire le regole, casomai di scriverne le eccezioni. Per me la libertà consiste nell’essere pienamente me stessa, una libertà volta alla pienezza e alla ricchezza della vita. Come me, le mie creazioni vivono più vite, più mondi, più stili.

Questo è ciò che la designer ha creato per la S/S 2013 COLLECTION: tacchi composti, zeppe e tomaie decostruite, chiusure senza fibbie e accessori a scomparsa. Modelli dai tagli insoliti esaltati dalla semplicità delle gamme cromatiche che oscillano tra l’avorio, il nero, il grigio e l’argento. Anche in questo caso si tratta assolutamente di Made in Italy, di pellami soffici che acquistano maggior valore una volta lavati o rovinati.
Ma cosa si intende per “visione-design” della calzatura? Non è altro che la spiegazione tecnica di Cinzia davanti alle sue realizzazioni: scomporre la struttura e decostruire la modelleria, per poi ricomporre tutti gli elementi in previsione della realizzazione finale.
Il vero punto di partenza per la designer è RABBIT, una classica sneaker destrutturata e unisex che può essere allacciata in modi differenti: intorno alla caviglia, in basso, a destra o a sinistra. Cinzia Araia presta molta attenzione alla scelta dei materiali e l’artigianalità italiana della produzione fa si che il risultato non possa essere altro che un prodotto di alta qualità.


Eleonora Ieva

Fiorentina trapiantata prima a Milano e poi catapultata in Riviera, con la passione per la moda, l’arte e il Bloody Mary. Sono in continuo updating, soprattutto per quanto riguarda le novità in fatto di stile.

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