Domenica in strada: Seth


“Arriva all’orgasmo senza aspettarmi. È egoista!” Sapete di chi è questa affermazione? No, non sono impazzita e voi non siate bigotti!
Non ho trovato molti eventi interessanti accaduti il 23 giugno ma questo è passato alla storia come un caso particolare. Il 23 giugno di venti anni fa, una certa Lorena Leonor Gallo, stufa di non essere assecondata dal marito decide che è arrivato il momento di fargliela pagare. Come? Privandolo di una parte essenziale alla riproduzione. Quella. Ecco, Lorena ha evirato suo marito e ha poi gettato quella parte la in un prato.
L’uomo, vittima di questo incidente, è John Wayne Bobbitt. Ve lo ricordate miei cari maschietti? Lui che da buon americano ha avuto la brillante idea di trarre profitto da una vicenda poco felice, interpretando se stesso in un film porno dal titolo controverso: John Wayne Bobbitt: Uncut. Come dire: necessità fa virtù!.

Lasciamo il caso Bobbit e concentriamoci sull’artista di oggi, un artista eccezionale, uno di quelli che smuove la lista dei miei geni preferiti che si esibiscono in strada.
Lui si chiama Jullien Malland ma tutti i fanatici di street art lo conoscono come Seth, un artista francese con la passione per i viaggi e i documentari che lui stesso realizza in giro per il mondo dove lascia la sua traccia indelebile, inconfondibile, fantastica. Posso dirlo? Lo adoro.
Dall’India al Sudafrica, dal Vietnam al Messico passando per alcune capitali europee, Seth crea dei murales di grandi proporzioni ispirandosi alla cultura del posto in cui si trova nel momento della realizzazione dell’opera, così da creare una continuità tra la sua creatività e il contesto in cui si esprime, come l’ultimo capolavoro a Parigi dove un ombrello colorato sostiene una bambina che guarda il mare grigio di fronte e in alto volano insetti giganti colorati.
I suoi lavori sono molto colorati, sono bambini ritratti in alcuni momenti particolari della loro quotidianità, magari mentre giocano con i colori o mentre dormono quando intanto la città intorno si muove freneticamente nel suo grigiore multistrato.

I suoi murales sembrano invitare lo spettatore alla riflessione, lo circondano di tenerezza e semplicità, quella con cui i suoi bimbi osservano il mondo. Ho scelto di parlarvi di Seth e dei suoi bambini perchè oggi è la giornata mondiale contro la pedofilia e a me piace ricordarvelo a modo mio, a suon di street art.
Buona domenica!


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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