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A colpi di matita 2.0: Elisa Macellari

A colpi di matita 2.0: Elisa Macellari


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Illustratrice che ama i colori, gli animali selvaggi, le creature misteriose, gli oggetti strani e la zuppa tom yum.

Come hai imparato a “disegnare”?
Ho imparato da bambina. Avrei voluto costruire grandi cose, tende degli indiani, copricapi di piume, intagliare animali di legno… ma in un piccolo appartamento non potevo. Quindi dal limite è nata la soluzione. Un foglio A4 e qualche matita. Ho iniziato osservando gli oggetti della mia stanza, poi mi sono comprata qualche libro di tecnica del disegno, poi l’ho messo da parte e ho fatto di testa mia.

24 ore, qual è la TUA ora e perché?
Le 3 del pomeriggio. In mezzo alla giornata, ne troppo presto, ne troppo tardi. Un orario perfetto. Si sono già impostati gli impegni durante la mattinata, si può continuare a lavorare fino a tarda notte.

Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
Generalmente parto dal protagonista dell’immagine che deve diventare un buon amico con cui convivere. Poi vengono fuori poco a poco gli elementi della scena e l’immaginario si completa con delle forme che ricorrono in molte delle mie illustrazioni, come dei piccoli solidi geometrici o delle palline fluttuanti. I vuoti per me sono importanti e le ombre fondamentali per dare senso dello spazio e ‘peso’ alle forme.

Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Parto quasi sempre da un bozzetto a matita. Quando lavoro al computer uso scansioni di disegni su carta per elaborare poi dei collage digitali. Quando invece lavoro con l’acquerello uso spesso la carta carbone per disegnare i contorni e alcuni dettagli. Questo tipo di carta prevede necessariamente uno sketch che va ricalcato.

Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
Potresti fare qualsiasi altro lavoro?
No. Ho provato in passato, ma la passione per l’arte e l’illustrazione è troppo forte.

Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Due nomi. Dei bravissimi illustratori che stimo molto: Fabulo e Massimiliano Di Lauro.

Final bonus question: Sbirciando qua e la tra siti internet e interviste su youtube la tua arte vanta numerose partecipazioni ad esposizioni in Italia e all’estero. L’internazionalità è parte di te, considerando anche le tue origini Italo-Thailandesi.
Rivolgersi ad un pubblico così diverso, così vasto, rende un po’ il tuo “linguaggio”
universale. Come ci sei riuscita? Qual è il tuo segreto? Inoltre che legami ti aspetti di
ricreare con un l’osservatore che si avvicina per la prima volta alla tua arte e che come
abbiamo detto prima, potrebbe vivere in ogni dove?
Nelle mie illustrazioni ci sono tante influenze e questo accade naturalmente per provenienza geografica e familiare. Ho avuto inoltre la possibilità di viaggiare molto e per periodi mediamente lunghi. Avendo il tempo di vivere i luoghi con attenzione e curiosità, ci sono stati degli incontri belli e fruttuosi. Comunque ritengo che ormai con internet si possa lavorare da qualsiasi parte del mondo e le informazioni si ottengono con grande velocità. Tutti guardano tutti nella rete e l’influenza di stile e ispirazione è globale.
Personalmente mi piacerebbe che l’osservatore delle mie illustrazioni possa vivere la mitologia. I miei personaggi si alimentano di storie antiche, di racconti epici che ci fanno conoscere e capire il mondo da molto tempo.

Ringraziamo Elisa per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://www.elisamacellari.com/

 


Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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