A colpi di matita 2.0: Alice Lotti


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Non sono capace, non lo so fare.. Questo è quello che sistematicamente penso ogni volta prima di cominciare un nuovo lavoro.

Come hai imparato a “disegnare”?
Ho imparato da mia mamma, da piccola mi faceva disegnare, principalmente principesse e ballerine. Poi con gli anni ho imparato guardando, riempiendomi gli occhi di immagini. Da li le mani hanno preso la loro strada… ma sono convinta di non essere troppo capace di disegnare per davvero. Questo lo penso quando confrontando l’idea che ho in testa con quello che ho realizzato, vedo due cose completamente diverse (!?). Mi piace la componente di inaspettato e incontrollabile che viene fuori da questa combinazione.

24 ore, qual è la TUA ora e perché?
La mattina direi, dopo aver bevuto il caffè, mi vengono le idee migliori accompagnate una sorta di panico e ansia…

Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
Data la mia formazione umanistica comincio sempre prendendo appunti, segnandomi parole chiave, facendo schemi. Poi realizzo bozze e schizzi incomprensibili e inguardabili; li faccio solo per me. In seguito parte la ricerca, che è il momento a mio avviso più importante: capire quello che è già stato fatto, perché solo guardando indietro si può andare avanti. Il tutto sfocia poi nel tentativo di dare una forma all’informe”, capire quali colori sono giusti, provare insomma….

Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Parto sempre su carta e poi rifinisco su monitor. Ho molta paura dei pennelli di photoshop. Penso spesso a loro…

Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
Mi faccio sempre troppe domande, la risposta più ricorrente è: “non lo so”.

Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Moisi Guga

Final bonus question: Guardando le tue illustrazioni mi piace la fusione che c’è tra il tratto lineare e preciso che caratterizza alcuni lavori e il tratto più acquerellato, non netto, che esce fuori dai contorni. Com’è la vita di Alice Lotti, netta e precisa o più sfumata e “improvvisata”?
Inoltre frugando su internet ho letto di una mostra itinerante, nel 2012, “MURO COME UN PESCE” curata da te e da Laura Fanelli. Mi chiedevo se a distanza di un anno dalla prima esposizione, la mostra fosse ancora in”giro” e se ci sono altre date in programma.
Ultima domanda che (forse) si allontana completamente dal mondo dell’illustrazione… siamo in pieno periodo natalizio, a 4 settimane dal Natale. Lo scorso anno, noi redattori ci siamo divertiti a segnalare ai lettori qualche regalo da mettere sotto l’albero. Ti va di segnalarci il tuo?

Penso sia esattamente così, abbastanza netta e ordinata se vista da fuori ma molto sfocata e caotica se guardata da dentro.

La mostra Muro Come Un Pesce  ha viaggiato tanto in Italia e all’estero. Questa iniziativa nata inizialmente come idea personale mia e della mia “collega” e amica illustratrice Laura Fanelli ha riscosso in seguito molto interesse. Il fatto di realizzare una colletiva è stato per noi un’esigenza ma soprattutto un desiderio: il desiderio di poter vedere che qualcosa si muove nel sottosuolo dell’illustrazione italiana.
Al momento non abbiamo date in programma ma abbiamo una collezione di pesci che vogliono nuotare altrove.

Si, come non poter cogliere al volo l’occasione! Come regalo di Natale propongo i mie prodotti della serie: Everyone need a jumper. Magliette, serigrafie e quaderni per appunti, personalizzati con le mie illustrazioni. Prezzi abbordabili e soprattutto un modo per sostenere il made in Italy.
Il costo dei prodotti è: 25 euro serigrafia, 15 euro magliette, 5 euro quadernini. Sono acquistabili scrivendo una mail a: lottialice@gmail.com oppure sul sito: www.ilterzopiano.com

Ringraziamo Alice per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://www.alicelotti.com/

Alcuni prodotti della serie della linea: Everyone needs a jumper

 

 

 


Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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