I Forgot My Phone


Lo abbiamo visto nei film di fantascienza tanti tanti anni fa, lo abbiamo accolto con diffidenza, visto con sospetto. Servirà? Sarà utile? Poi ce ne siamo innamorati. E lo abbiamo ardentemente desiderato. Si ma quanto costerà? Abbiamo fatto follie per averlo, pensando che ci sarebbe stato utile nei momenti “difficili”. Abbiamo detto con la spocchia di chi ne possedeva uno “Guarda che ti può salvare la vita. Fai conto rimani senza benzina in una strada di campagna buia e desolata in una notte tempestosa….”.
Ce ne siamo privati finchè è stato possibile, finchè non è diventato uno status symbol e il non averlo ti dava per direttissima lo status di “sfigato“. Lo hai comprato quando i prezzi erano diventati così bassi che non ti erano rimaste più scuse per non averlo.
Poi, d’improvviso hai cominciato a trovarlo cool anche tu e ti sei detto “Perchè no?”, l’hai usato prima per comunicare, poi per raccontare, per rilassati e per testimoniare. E lo hai fatto entrare così tanto nella tua vita che se dovessi perderlo, non saresti più lo stesso. O forse si?

Droghe inconsce del nuovo millennio, che si fanno spazio nella tua vita e ne rapiscono gli attimi, in uno short film tanto fantastico quanto vero, scritto da Charlene deGuzman & Miles Crawford.
Pillole
del lunedì a cui vale davvero la pena dare un’occhiata.


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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