I doni del Mercatino Airc


Ci risiamo. Ogni anno è sempre la stessa storia. Seduti allo stesso tavolino, nello stesso posto, perché c’è sempre chi per tradizione si è sempre seduto lì, quando tu non eri nemmeno nato. E allora è meglio non chiedere, per evitare di riascoltare anche quest’anno la stessa identica leggenda che lega quel posto a quella persona. Ci risiamo.  Con quelle facce un po’ annoiate, mentre ingozziamo il nostro corpo di pietanze festose e ci sforziamo di credere che quel giorno sarà tutto diverso. Saremo tutti più buoni. I bambini scalpitano in attesa del Babbo Internazionale, il parente di turno improvvisato ciccione, con annesso cuscino effetto cado – non cado, occhiali scuri in viso effetto vedo – non vedo, muto e con la barba effetto copre – non copre. Tutti si scambiano regali, in un poco delizioso corteo di complimenti forzati: «Grazie, ma non dovevi» «Ma figurati, è solo un pensiero. Giusto per scambiarsi gli Auguri» Una filiera di oggetti, che si accumula nel cassetto degli oggetti inutili da conservare, che per tradizione non svuoti dal Natale del 1995.

Quest’anno però una cosa saggia (e intelligente) la puoi fare. L’Airc che credo ormai conosciate un po’ tutti, (associazione italiana di ricerca sul cancro) ha lanciato l’inziativa i doni del mercatino airc. Si tratta di un sito dove poter fare regali a tutti i propri amici ( ricette natalizie, musica, e-cards, un racconto illustrato in PDF da scaricare, sfondi desktop, paper-toy per costruire degli addobbi unici, un’app mobile e tanto altro ancora) con un semplice contributo Airc, grazie al quale si avrà accesso a ogni tipologia di regalo. Un pensiero che di sicuro non finirà nel cassetto di cui sopra, ma che aiuterà milioni di persone a guarire dal cancro. E Se tra dieci anni ti troverai con un armadio di inutilità invece di un cassetto, non dire che noi non te l’avevamo detto. Perché noi te l’abbiamo detto.  Quest’anno fai un regalo a tutti.

 Articolo sponsorizzato


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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