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Tomboy la SS 2014 di Lau Clothing

Tomboy la SS 2014 di Lau Clothing


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Il problema di chi scrive su un magazine online è proprio l’ “online”.
Finisci col twittare con un sacco di gente, scambiare messaggi su facebook, rispondere a mail e persino fare interviste, mantenendo però quella fastidiosa sensazione di aleatorietà che ti fa sembrare tremendamente inconsistente.
Un ammasso di pixel e bit, che spesso mi è valso il soprannome di Alessandro di Organiconcrete – una volta per tutte, si pronuncia ɔːˈɡænɪkɒŋkriːt (organiconcrit) – che con l’aurea bidimensionale di chi è visto costantemente dietro a uno schermo, prova a scrivere di arte, cultura, moda e una serie indefinita di altre cose.

Così, la volta che esci, magari per un corso di serigrafia, magari in una città grande come Roma, incontrare anche solo per sbaglio qualcuno che conosci ti sembra un’ipotesi alquanto improbabile.
E invece capita in una volta sola, di trovarti a parlare con Marco About, Irene Rinaldi e Lisa Anderlini, riuscendo a dare finalmente un volto tridimensionale e -tangibile- a quelli che fino ad ora sono stati “solo” artisti intervistati o designer di cui hai letto e visto tutto.
Ma se i primi due li avevamo già incontrati nella nostra rubrica A colpi di matita, Lisa, fino a quel giorno era rimasta per me un “online” da cui ero fortemente attratto, ma che non avevo ancora avuto modo di scoprire.
Dopo un primo contatto fatto di inchiostri serigrafici, racle, telai da incidere e magliette da sporcare decido di mandarle un paio di messaggi a Settembre (periodo in cui Lisa stava già lavorando alla sua nuova collezione), arrivando quindi alla conclusione di aspettare Marzo e preparare un articolo direttamente su Tomboy.

Lisa Anderlini probabilmente molti di voi la conosceranno meglio (o solo) con l’appellativo di Lisa Lau a causa del brand che porta avanti dal 2011.
Un talento eclettico, con una tesi di laurea in bioarchitettura, che si vede tutta nel modo di approcciare alla progettazione e nell’uso sapiente delle geometrie (che ormai l’avrete capito, sono -anche- la mia fissazione), un amore incondizionato per la serigrafia e la tradizione tipografica che sfociano in un processo di ricerca su forma e materia.
A vederla bene Lisa,  con i capelli corti e neri come la pece,  quell’aria di chi ha voglia di sporcarsi le mani (e lo fa per davvero), pensi che forse nessuno più di lei poteva dar vita a una collezione come Tomboy , dedicata a quella femminilità un po’ maschiaccia che ama sbucciarsi le ginocchia giocando a pallone e che utilizza lo stile per riscoprire la materialità del proprio corpo.

Tomboy è la SS 2014 di Lau, ispirata a quell’eleganza maschile (ma non solo) così eccentrica e indecifrabile ai più, da rappresentare un vero e proprio passo in avanti nel concetto di Stile.
Le linee ricalcano quel minimalismo geometrico diventato ormai una componente fondamentale nelle collezioni di Lisa, che donano agli abiti un carattere riconoscibile e una vestibilità pazzesca.
La donna di Lau rifugge il rigoroso sistema vestimentario dei segni, scavando nelle profondità dell’animo femminile e andando a riscoprire l’indole più genuina di ogni individuo , grazia anche a una palette di colori che, quando parliamo di eleganza, si veste subito di bianco e nero, con qualche accenno di grigio a donare dinamicità a tutto il concept della collezione.
Ma la poliedricità di una designer come Lisa, la spinge ad unire alla sartoria, l’arte della serigrafia, con la quale gioca e sperimenta attraverso collaborazioni importanti come quella della succitata Irene Rinaldi, che per Tomboy ha realizzato il calco della brouge, serigrafata successivamente su una t-shirt e diventata poi un po’ il simbolo della collezione.
Qui sotto trovate qualche foto che ho rubato sulla pagina facebook di Lau, relative a una parte del making of, e le foto dell’intera collezione realizzate dalla bravissima Claudia Pajewski.

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Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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