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The Lava, il nuovo Ep degli Equateur

The Lava, il nuovo Ep degli Equateur


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Probabilmente due anni fa, quando Organiconcrete lo leggevano i miei genitori, la mia ragazza, e una manciata di amici a cui inviavo costantemente una dose massiccia di spam tramite facebook, email, piccioni viaggiatori e segnali di fumo, non avrei mai immaginato che un giorno avremmo ricevuto così tante segnalazioni.
Segnalazioni che spesso sono un timido tentativo da parte di agenzie di comunicazione, di scucire un articolo (gratis) da mostrare ai propri clienti (paganti), altre volte invece si rivelano perle preziose che, offuscate dal marasma generale dei media che contano, probabilmente non avremmo mai scovato.

Alle volte però, succede che da segnalazione nasce segnalazione, e quell’ articolo che volevano scucirti gratis diventa il pretesto per cliccare su quel link, che a sua volta rimanda a un articolo con un altro link, che a sua volta…(ed è così che le ore di sonno si riducono drasticamente). E finisci per ringraziare l’agenzia che ti ha inondato di comunicati stampa inutili, che a guardar in fondo,  tanto inutili non erano.
La scoperta degli Equateur è il frutto di questo bellissimo gioco saltellante,  fatto di passi veloci come i click ma faticosi come il tempo e la perseveranza che impieghi prima di arrivare al tesoretto.
Il duo francese, composto da Romain Nouhi e Charles Rocher proprio lunedì 21 Aprile (mentre eravate a mangiare carne cotta alla brace e a bere vino rosso come se non ci fosse un domani) è uscito con l’Ep Lava, composto da tre tracce + un brano remixato da Zémaria, dalle sonorità new wave, incrociando electro-pop con chillwave.
Nonostante la traccia che anticipi l’album sia proprio The Lava (trovate il videoclip qui sotto), mi sono letteralmente innamorato della nostalgica Cheval Noir, capace di immergere l’ascoltatore in un flusso continuo di pensieri e ricordi, ma allo stesso tempo in grado di far muovere il corpo e scuotere la testa.
Finisce che ascolti, ti deprimi, ma balli. Continui a ballare. Tutta la notte. Come se non ci fosse un domani.


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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