MAST di Labics


Molti dei disastri architettonici che Roma ci permette di ammirare sono figli di una cultura architettonica confusa, fondata su stilemi banali e composizioni sgraziate. Lo studio Transit ne è il portabandiera: le sue stazioni della metro B di Roma inaugurate all’inizio degli anni ’90 (Laurentina, Pietralata, etc.) sono goffe interpretazioni di teorie già allora superate; la torre Europarco, viceversa, è talmente banale -nelle sue facciate sproporzionate- che sembra non esserci stato alcun pensiero progettuale; il loro Hotel a Testaccio infine, tenta di distinguersi dalla melma disastrosa dell’edilizia residenziale romana, con la sua struttura inutilmente muscolosa e appariscente, fallendo.

La scena creativa romana, ovviamente, non è tutta desolante. Lo studio Labics ad esempio ha da poco realizzato il  MAST a Bologna, un edificio polifunzionale per una grande azienda manifatturiera, che unisce ai servizi per il personale vasti spazi aperti al pubblico (per esposizioni o conferenze).
Questo programma funzionale è perfettamente declinato in un edificio elegante, che presenta soluzioni originali e piacevolmente riuscite e che riesce a dialogare col contesto diventando parte attiva della vita urbana.

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Luca Di Carlo

A 19 anni ho smesso di straziarmi su dilemmi esistenziali per iniziare a chiedermi: "può l'architettura essere poesia?". Adesso, che di anni ne ho 25, sono qui ogni settimana a condividere con voi le risposte che ho trovato (e quelle che ancora cerco)

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