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A colpi di matita 2.0: Alessandro Apai

A colpi di matita 2.0: Alessandro Apai


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Parlo poco ma disegno tanto, vivo a Barcellona perché le giornate sono più lunghe e quindi posso disegnare di più. Credo nella dedizione non nell’ispirazione.

Come hai imparato a “disegnare”?
Difficile da dire, credo che sia stata la volontà di trovare un linguaggio con il quale poter comunicare quello che pensavo, è una questione di dedizione il disegno, chiunque può imparare. Poi sicuramente anche grazie ad un professore dell’accademia di Venezia, al quale devo molto, ho imparato a vincolare meglio i miei schizzi attraverso l’animazione, l’illustrazione etc. Per me il disegno è un mezzo più che un fine.

24 ore, qual è la TUA ora e perché?
In realtà tutte e 24, le idee non timbrano il cartellino, arrivano quando gli pare.
Nonostante questo sono solito preferire la notte, da mezzanotte in poi, faccio fatica ad andare a letto perché mi sembra sempre di non aver mai fatto abbastanza e poi la notte oscura il superfluo e le idee s’illuminano.

Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
Il foglio bianco è il mio migliore amico, ti fa credere nel fatto che c’è sempre qualcosa di nuovo da dire, è un grande stimolo.
Spesso si dimostra un ottimo compagno e un grande ascoltatore, lascia che sia tu a parlare, se ti mette a disagio forse non hai semplicemente niente da dire.

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Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
La carta è sempre il punto di partenza per i miei lavori, poi chiaramente anche secondo la destinazione del progetto rielaboro l’immagine in digitale poiché è un mezzo che ti offre una gamma vastissima di possibilità con le quali vincolare al meglio l’immagine in questione. Anche se, secondo il mio punto di vista, niente come l’inchiostro nero su carta lascia spazio alla forza dell’immagine fine a se stessa, rendendola veramente interessante ed elegante.

Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
Dove sono le tue scarpe?
Le ho perse,
Andavo troppo forte!

Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Ce ne sono davvero tanti di validi, se devo proprio scegliere, ultimamente, mi interessa il lavoro di Tim Lahan.

Final bonus question: Entro nel tuo sito e una frase mi balza agli occhi: “Illustrazioni in bilico tra ironia e satira, linee semplici e colori appena accennati che riescono a raccontare una storia, un punto di vista, uno sguardo sul mondo senza prendersi troppo sul serio…”
é proprio quel non prendersi troppo sul serio che mi incuriosisce…  la cosa più bella a mio avviso e che si percepisce subito entrando nel sito è l’apparente spensieratezza e semplicità con cui le immagini si presentano, divertite anche loro e divertita io che sbircio, frugo e incantata sorrido..cos’è per te l’illustrazione? quanto divertimento si racchiude dietro ogni tua opera?
Aiuto bella domanda ! Si può rispondere per immagini? (guarda l’immagine appena sotto)

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Ringraziamo Alessandro per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://aleapai.tumblr.com/

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Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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