Se ti dico Architettura e sei del settore, sono pronto a scommettere che ti vengono in mente centinaia di edifici pubblici. Da musei a biblioteche, passando per chiese ed edifici polifunzionali, sparsi qua e là per per il mondo (che tanto in Italia, di costruire con criterio (e all’avanguardia) non se ne parla).
Che poi l’architettura pubblica di qualità nasca dal modo in cui viviamo gli spazi quotidiani (e quindi dal modo in cui riusciamo a relazionarci con i nostri ambienti più intimi, con la nostra casa), questa è una cosa che chissà perchè, non viene mai in mente a nessuno. E no, non parlo solo di scintillanti vetrate che ti mostrano la vallata, o di luci calde che illuminano i tuoi piedi stanchi mentre sali le scale per andare a dormire. No.
Parlo di quell’attenzione scrupolosa per i materiali, dell’organizzazione degli spazi, dell’importanza della sostenibilità e dell’esposizione corretta, parlo delle trasmittanze termiche, del riciclo creativo (quello vero) , delle scelte che andranno a determinare se d’inverno avrai caldo o freddo, ma anche se nel tuo studio ci sarà luce sufficiente per poter leggere un buon libro senza che gli occhi ti escano dalle orbite per lo sforzo.
Dettagli, che fanno la differenza tra Architettura ed edifici sgraziati e poco funzionali. Tra Architetti e ciarlatani.
Dopo le ville unifamiliari viste nei Venerdì precedenti, oggi passiamo ad occuparci di una ristrutturazione.
Uno stile post industriale, pavimenti in resina, pannelli di OSB, pareti con mattoni a vista. Sembra di essere a Berlino e invece parliamo di un appartamento milanese di appena 30mq, trattato come se fosse un vero e proprio loft.
Nel progetto di Cristina Meschi, un muro portante di mattoni, lasciati a facciavista, è l’elemento che spacca in due l’appartamento, dividendo gli spazi e dettando molte delle successive scelte progettuali.
Prima tra tutti, quella di bilanciare e armonizzare il tutto, creando contrasti materici tra elementi grezzi ed altri più raffinati come l’acciaio o le piastrelle che compongono il mosaico del bagno.
Altro elemento che catalizza l’attenzione è sicuramente il soppalco in legno, che ospita la zona notte e acuisce il contrasto materico tra gli elementi, spezzando l’atmosfera fredda data dall’acciaio e dal grigio delle pareti.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.