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Far parlare le copertine dei vinili grazie al nuov...

Far parlare le copertine dei vinili grazie al nuovo video di Roy Kafri


Schermata 2014-10-27 alle 00.17.35

Sin da quando presi confidenza con l’enorme potenziale dato dal pollice opponibile, ho cominciato a frugare nello scaffale in cui mio padre conservava i suoi vinili. Mio padre è un collezionista e come tutti i collezionisti è pieno di fisime che un moccioso che sta scoprendo il mondo, non potrà mai capire come per esempio: i dischi vanno suonati il meno possibile altrimenti si rovinano. Oppure: i dischi vanno rimessi nella copertina interna di carta, poi in quella esterna e infine nella busta di plastica trasparente. O ancora: i dischi sigillati devono rimanere sigillati. E  cose del genere che un non-collezionista troverà sicuramente odiose, imbarazzanti e incomprensibili.
Poi sono cresciuto e decisi che da grande avrei fatto il dj (e poi l’astronauta e l’inventore e il direttore di banca e il regista e l’architetto e lo scrittore e…) . A 13 anni, investii la mia prima paghetta per comprare due vinili di musica commerciale da far suonare con il Giradischi e l’amplificatore a valvole di mio padre.
E fu allora, nel momento in cui accostai i miei due vinili (di cui ricordo perfettamente titoli e autori, ma che per decenza e rispetto per me stesso eviterò di scrivere) ai mostri sacri della “sua musica”, che mio padre non resse il colpo e smise di collezionare vinili.

Schermata 2014-10-27 alle 00.16.50

Un tributo ai vinili, quelli veri però, quelli che collezionava mio padre, è sicuramente il video Mayokero dell’israeliano Roy Kafri, in cui le copertine dei più famosi lp (da Aretha Franklin a Lou Reed, passando per gli Abba, David Bowie, Prince, Madonna e Jeff Buckley)  si lanciano in uno scatenato e quanto mai contemporaneo beatbox, animato dal regista (israeliano pure lui) Vania Heymann.
La pungente storia del video, che procede a ritroso, racconta la storia di un uomo che dopo aver acquistato per 350 dollari un lettore mp3, getta in un cassonetto tutti i suoi vecchi vinili.

 


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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