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L’hotel che sembra una casa, di Constance Gu...

L’hotel che sembra una casa, di Constance Guisset


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L’artista, architetto, designer e ricercatore Ugo La Pietra,  ha detto che “Abitare non è solo una pratica riferibile allo spazio privato, ma anche allo spazio pubblico”.
E se rileggi le vecchie pillole architettoniche, ti rendi conto che quello di La Pietra è un pensiero che condivido appieno. Non è un caso se fino ad oggi abbiamo (quasi) sempre affrontato la ristrutturazioni e costruzione di edifici privati.
Perchè credo nella necessità di tornare a costruire le grandi opere, partendo da quelle piccole, ritrovando una dimensione abitativa che affondi le sue radici nell’abitare più intimo dell’uomo, in quelle quattro (e più) mura che possiamo definire casa.

La designer Constance Guisset, è partita proprio da questo concetto per l’interior design dell’hotel Novotel che si trova a l’Aia in Olanda.
Si tratta di una sistemazione che si avvale di linee morbide e colorate, per reglare un senso di familiarità e convivialità.
Attraverso l’uso di elementi come il Sofa Nubilo, i poufs  WindMills e i tavolinetti Ankara (tutti pezzi disegnati negli anni dalla stessa Guisset), gli spazi sembrano riprodurre fedelmente l’atmosfera casalinga, scostandosi dal concetto di hall di un Hotel e addentrandosi in quella misteriosa e ricercata comfort zone, che poi vuol dire (anche) “sentirsi a casa“.

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Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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