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In Giappone lo Studio Form / Kouichi Kimura Archit...

In Giappone lo Studio Form / Kouichi Kimura Architects, progetta una galleria che è anche un’abitazione


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Chiedere a un architetto di progettare la propria casa, è un po’ come sposarsi con qualcuno, con la ferma consapevolezza di divorziare non appena tutto sarà finito.
Ci vuole coraggio, sì, ci vuole fiducia, ecco soprattutto fiducia, perchè i tuttologi sono dappertutto e non è difficile imbattersi in “sposi” (clienti) che ti dicono quello che devi fare.
«Eh, ma è il cliente che paga. È lui che decide. E io a fine mese devo pur pagare le bollette» Ribatte qualcuno quando affronto il discorso.
E in parte, dico in parte, un fondo di verità c’è, e probabilmente è l’unico motivo che potrebbe spingerti a calpestare la tua dignità. Quella dignità di progettista intendo, che hai provato a costruire negli anni definendo un tuo stile e imponendoti capisaldi costruttivi che “nessuno sposo” dovrebbe provare a buttar giù.

Due sposi perfetti (almeno sulla carta) sono stati i committenti della Framing House e lo Studio Form / Kouichi Kimura Architects.
Realizzata a Shiga in Giappone, unisce la richiesta di creare uno spazio che fosse galleria e abitazione, garantendo l’autonomia funzionale ma al contempo creando omogeneità e continuità di pensiero.
Il risultato è un edificio di 128 mq, con telaio in legno e rivestimento in acciaio (con finitura nera) ad eccezione del blocco sporgente sul fronte strada, realizzato in calcestruzzo, che oltre a creare dinamismo e profondità, contrasta in maniera evidente con il vuoto e il passaggio sottostante.
Quest’ultimo attraversa tutto l’edificio e tramite aperture vetrate offre una visione generale del piano terra che sulla destra ospita la galleria, mentre sulla sinistra l’atrio dell’abitazione.
Una scelta consapevole, progettata per rendere residenti e visitatori l’uno consapevole della presenza dell’altro.

Lo stile è quello solito (leggi: inconfondibile) giapponese con fronzoli ridotti all’osso e un minimalismo che sposa la cultura del posto e invita alla meditazione e alla riflessione con se stessi.
Quasi a dire, che in questo mondo di forzati estroversi, c’è il bisogno incontrollato di ritrovare la propria individualità mantenendo la consapevolezza del mondo esterno.

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Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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