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A colpi di matita 3.0: Benedetto Cristofani

A colpi di matita 3.0: Benedetto Cristofani


Hipster mood_Back to old styles

Sei al microfono di una radio e devi trovare lo sketch giusto per presentarti…3….2….1…..ON AIR
“Sorridi, sei da Mister Sorriso!”

Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
Illustrare è come fotografare una nostra fantasia, affinché gli altri possano vederla e in alcuni casi viverla. Immagina di vivere un’avventura con i tuoi amici, in motoscafo, lungo un fiume nella giungla. Quando l’avrai disegnata ai tuoi amici basterà vederla per averla vissuta con te.

Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
Carta / matita / i-mac / tazza di caffè / grande finestra luminosa.

Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli?
Illustrare è comunicare un concetto e renderlo condivisibile. Ho provato un piacere speciale quando questa condivisione riguardava delle persone a cui ho dedicato un mio lavoro per un regalo o un evento particolare. In quelle occasioni disegnare è stato il mio modo di voler comunicare affetto con parole che posso usare solo io.
Non ho particolari ricordi spiacevoli riguardanti l’illustrazione. Anni fa persi una cartella con molte illustrazioni originali alle quali ero legato. Fu un po’ traumatico ma allo stesso tempo mi promisi che sarebbe servito da stimolo per farne molte altre.

Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P

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Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Una colonna dell’illustrazione è sicuramente Alessandro Gottardo: il suo lavoro nell’illustrazione concettuale e i riconoscimenti che ha ricevuto sono sicuramente uno dei più brillanti esempi di autorialità italiana nel mondo dell’illustrazione.
Di recente ho scoperto e apprezzato molto il lavoro di Ryo Takemasa.

Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
Adesso sto illustrando alcuni video corporate per una grande azienda italiana ed internazionale.
Contemporaneamente alle illustrazioni che mi servono per promuovermi e a quelle che mi vengono commissionate lavoro come art director in un’agenzia di comunicazione.

Final bonus question: CRONACA, ATTUALITA’, è questo che vedo nelle tue illustrazioni. Cosa, tra l’altro, piuttosto rara visto che spesso mi imbatto in illustratori dai toni più fiabeschi. Cosa ti affascina di questo tipo di linguaggio? E c’è un motivo particolare per il quale “eviti” illustrazioni meno legate alla realtà?
Non penso di evitare ciò che non riguarda la realtà, forse sei stata colpita principalmente dai lavori del mio portfolio rivolti principalmente ai magazine di informazione, dove cronaca, attualità e costume sono i contenuti più comuni. In questo tipo di illustrazioni il lavoro concettuale è centrale, si deve completare con la propria chiave di lettura le tematiche approfondite in un articolo. Più originale è il concetto e più l’illustrazione raggiunge il suo scopo. Lo stile risulta addirittura secondario.
Sono molto interessato a questo genere proprio per la sua valenza concettuale, che permette lavorare con i simboli, con il linguaggio condiviso per creare nuove rappresentazioni di esso. Questo tipo di approccio lo trovo molto contemporaneo , finalizzato a comunicare prima che decorare. Sono attratto dall’idea che un’immagine possa comunicare una o molte cose mantenendo l’asciuttezza stilistica della grafica e che possa diventare potente spogliandosi del superfluo e divenendo icona. Poi ci sono lavori più legati ad un tema specifico ed altri in cui si è liberi semplicemente di giocare con il linguaggio per evocare, comunicare e anche provocare. Ho lavorato sul mio stile e continuo a farlo, affinché con esso io possa parlare di tutto e raccontare storie diverse. Di sicuro i temi di attualità ti permettono di interpretare la società e lanciare un messaggio nel mondo condiviso della rete, comunicare una mia idea inserendola in un contesto di discussione. Allo stesso tempo mi piace illustrare per la narrativa e, anziché arricchire il contenuto di un articolo di giornale, evocare l’anima di un’opera letteraria.

Ringraziamo Benedetto Cristofani per la sua disponibilità e vi invitiamo a visistare il suo sito: http://www.benedettocristofani.net/

The jumping off point

Secret lives of women

Pieces of Peace

Paul Auster's City of glass

How Corporate IT enslave academy

Houseworks

Fertility


Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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