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A colpi di matita 0.3: Claudio Chimenti aka KIME/m...

A colpi di matita 0.3: Claudio Chimenti aka KIME/madKIME


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Sei al microfono di una radio e devi trovare lo sketch giusto per presentarti…3….2….1…..ON AIR
Alla radio?? …Bè be beeen tornati in onda..(è da pronunciare in stile speaker del 1987circa) io sono Claudio .. conosciuto anche come Kime o madKime, ci tengo a precisare che si legge “Chime”, lo so è una pronuncia sbagliata ma sono sicuro che leggere il mio nome in modo errato, non sarà il problema più importante che dovrete affrontare oggi.
Ho iniziato facendo il grafico pubblicitario, poi mi sono specializzato nell’illustrazione vettoriale cercando di trovare un mio stile personale, ma disegno praticamente sempre un po’ ovunque..soprattutto sui muri.
Bene ora che canzone ascoltiamo?

Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
Consiste nel mandare un sacco di email per far vedere i disegni che faccio, sperare che interessino a qualcuno, e successivamente sperare che quel qualcuno abbia voglia e/o facoltà di pagare.
.Per guadagnare di più disegno ovunque sui volantini.. sulle tele.. sui muri……e visto che sto parlando con un bambino non me la sento di illuderlo.. faccio anche altri tipi di lavoro!

Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
fogli /matita / matita colorata / gomma da cancellare / gatti che nascondono gomma da cancellare / social offline / cane che vi fa capire che deve uscire / radio accesa(perché la musica che ti piace ti distrae) / quello che preferite da bere / sketchbook da portare in giro / pennello con serbatoio / pazienza / tanta passione e impegno per disegni potenzialmente inutili.

Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli?
Oddio.. non mi viene in mente nulla… Piacevole direi questa estate quando un progetto di graffiti curato da un associazione di cui faccio parte ha praticamente scatenato una guerra di opinioni in città…con tanto contestazioni davanti ai muri (che,per come la vedo io, nascondeva in realtà una guerra tra persone che vogliono una cittadina di provincia un minimo attiva e chi invece preferisce lamentarsi di tutto…)comunque sia, a quanto pare, il mio disegno alla fine è stato apprezzato incredibilmente da entrambe le fazioni.

Spiacevole a parte le volte in cui cominci un lavoro e poi non viene pubblicato o pagato tra cui non saprei scegliere.. mi viene in mente solo un poster che realizzai anni fa che venne stampato con la simpatica aggiunta di una scritta in Arial nel centro esatto del disegno

Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P
ooh io lo faccio in due minuti davvero eeh… verrà uno sgorbio…

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Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Una colonna per me è Charles Burns..anche se è più legato al mondo del fumetto
Un emergente non saprei davvero che nome farti.. ce ne sono veramente troppi, anche solo tra quelli che conosco di persona che si muovono nell’underground con un livello altissimo…

Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
mmm… questa forse è la domanda più difficile, più di un anno fà ho dato un taglio quasi netto con il disegno, non ne volevo più sapere nulla…Ma ovviamente non ci sono riuscito, anzi ho avuto diverse occasioni che mi hanno dato una bella spinta per continuare…
Però diciamo che sto cominciando adesso a valutare su cosa concentrarmi…a riprendere contatti.. quindi vedremo… se volete rimanere aggiornati però, potete aggiungermi su facebook o instagram (dove come tutti perdo un sacco di tempo)

Final bonus question: Tante delle tue illustrazioni parlano di Arte digitale. A quelli che come me disegnano, ma che non saprebbero immaginare un foglio senza una matita e una gomma, spiegheresti qual è il processo creativo che segui? Come si arriva al digitale?Qual è stato il tuo percorso? E che ruolo hanno “matita e gomma” nei tuoi lavori?
Dunque il mio processo creativo credo sia abbastanza semplice da immaginare, parto buttando giù delle idee a matita su un foglio di carta… diciamo che più che altro scarabocchio delle forme …diciamo una struttura di base.. quando ho trovato qualcosa che mi convince, faccio una scansione e comincio a definire il tutto con un programma vettoriale.
A volte però parto anche direttamente in digitale, ma la sostanza non cambia molto, parto con quelle che saranno le forme principali diciamo, e successivamente definisco con i dettagli.
Non è detto che il digitale velocizzi sempre il lavoro, sicuramente per come sono io rende il risultato finale più pulito.
Matita gomma e china, risultati a parte, sono comunque impossibili da abbandonare eheheh

Ringraziamo Claudio Chimenti e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://www.madkime.altervista.org/

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Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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