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A colpi di luce 3.0: Andrea Tomas Prato

A colpi di luce 3.0: Andrea Tomas Prato


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Ciao Andrea, la prima cosa che ti chiedo è di parlare di te attraverso due scatti: fotografa ciò che hai in tasca e dove ti trovi adesso, raccontaci se (e perché) rappresenta il posto in cui vorresti essere. 
In tasca ho il tabacco e adesso mi trovo a lavoro. Non rappresenta il posto dove vorrei essere, ma rappresenta il posto in cui è necessario io sia perché mi consente di comprare il tabacco che ho in tasca.

Definisci ‘nudità’, che cos’è per te, cosa rappresenta?
Se penso al termine Nudità penso a pelle chiara uniforme ed anche ad un profumo di pulito

Cos’è per te la femminilità? Puoi descriverla?
La femminilità per me è un atteggiamento, un modo di muoversi, un modo unico di stupirsi nel guardare qualcosa e di interagire in generale con una grazia innata. Ho sempre pensato che la Ballerina, parlo di quella classica, rappresenti moltissimo la femminilità per come la intendo. Preciso che amo molto l’androginia, l’ambiguità nell’identità sessuale, se da esse emerge sempre forte la delicatezza.

Sto per farti una domanda un po’ porno, ma siamo tra amici e le confidenze sono spontanee, qual è stata per te l’esperienza fotografica più erotica finora mai vissuta? 
Sono di sicuro foto fatte durante l’atto sessuale, ma private, con compagne, rigorosamente a pellicola. In digitale finisci che rivedi le foto nel mentre e non è carino.
Quello che poi è fortemente erotico nella fotografia di nudo al femminile è ciò che non accade ed è molto più erotico di quello che accade.

 

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Per rimediare alla domanda super imbarazzante di prima te ne faccio una super innocua, il tuo piatto preferito? Ah, e già che ci siamo, ti piacciono i gattini? :)
Il mio piatto preferito sono sicuramente le lasagne di mamma, ma anche la pizza. Mi piacciono molto gli animali( sempre meno le persone), in particolare ovviamente i due miei coinquilini. Un Stella cane e Malibu’ gatto. Riescono sempre a trasmettermi tranquillità e mi strappano anche i sorrisi che di rado per indole concedo.

Cos’è per te la fotografia, come vivi le tue sessioni fotografiche, cosa ti spinge a dedicarti alle foto di nudo, cosa cerchi di immortalare realmente, che pensiero c’è dietro?
La fotografia è diventato un aspetto importante che mi stimola a conoscere persone, visitare luoghi ed anche vivermi con serenità la mia solitudine. Non mi sono alzato un giorno dicendo oggi faccio foto come non mi sono alzato il giorno dopo dicendo faccio nudo. Il mio percorso l’ho iniziato così, camminando senza una meta e man mano senza una volta voltarmi o fermarmi.. Fotografo ciò che mi si propina davanti e mi piace, che sia un corpo, che sia un ritratto, che sia il mio gatto, che sia la mia terra e cerco di farlo in maniera onesta con rispetto e riconoscenza. Per lavoro fotografo il brutto con il cuore congelato, nel tempo libero cerco il bello con il cuore pulsante che sanguina.

Che cosa fai invece quando non fotografi? Come passi il tuo tempo libero?
Nel poco tempo che resta guardo spesso film, il cinema è un mondo che mi affascina, anche se lo guardo sempre con riguardo all’aspetto fotografico delle scene. Poi dormo anche, ogni tanto, mi piace dormire. Un aspetto che è stato importante e che ho sacrificato è lo sport che facevo a livello agonistico, il nuoto, ma prima o poi riprenderò, forse.

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Se dovessi partire per un viaggio oggi, cosa porteresti nel tuo zaino e cosa lasceresti a casa?
Quando viaggio mi porto l’FM2 e tante pellicole. Di materiale poco altro bagagli compresi. Sono fondamentalmente un punk a bestia.

Un sogno ricorrente, uno irrealizzabile e uno espresso. Raccontaceli.
Sogno spesso i luoghi dell’infanzia, un’infanzia felice, ma son spesso sogni che finiscono con un senso di angoscia perché non ci trovo mai le persone che rendevano i luoghi spensierati. Uno irrealizzabile è avere un mondo senza maleducazione e violenza, ed uno espresso da sempre la salute dei miei cari.

Ho chiesto per un anno, a tutti I fotografi, quali fossero I loro progetti futuri, ho deciso di cambiare e chiederti, cosa vuoi fare oggi e cosa farai veramente?
Oggi come domani, voglio poter fare ciò che mi passa per la testa, nel rispetto altrui, ma sempre di testa mia, senza condizionamenti esterni ed è quello che farò.

Intervista conclusa, prima però, consigliami un film, un libro, un disco e un fotografo.
Un film le conseguenze dell’amore – un libro la trilogia della città di K –un disco Revolver dei Beatles – un fotografo, Antoine D’Agata( dirne uno è dura, ma indico lui perché a mio parere nessuno come lui ha messo tutto sè stesso, merda compresa, nella “sua” fotografia, senza pensare alla tecnica ne al risultato, ed anche perché incontrandolo e stringendogli la mano mi ha trasmesso tanta umanità ed umiltà).

Ringrazio Andrea Tomas Prato per la sua disponibilità, qui il link al suo sito: andreatomasprato.com

 

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Giuliana Massaro

Giuliana Massaro, 26 anni, studentessa di lettere moderne da un po', lunatica da sempre. Penso troppo, parlo poco, faccio foto.

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