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Eternal Sunshine of the Spotless Mind diventerà una serie tv


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Di questi giorni la notizia che il riadattamento televisivo di Eternal Sunshine of the Spotless Mind (per chi se la sente di chiamarlo così, Se mi lasci ti cancello) sia in cantiere. Grandi manovre di metti e togli sono state fatte in modo tale che un prodotto cinematografico fuori dalle righe sia infilato in quella grande tabella excel che è la struttura di una serie tv.
Belle le serie tv, per carità, ma sempre di tabelle si tratta. E la mia mano non vorrebbe scriverlo, né il mio cervello pensarlo. Da The Hollywood Reporter, testata che ci ha rivelato il fattaccio, ci fanno capire che nessuna delle teste pensanti che hanno dato vita al film vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale, sarà coinvolto nel progetto ma qualche tasca pagante sì, e parliamo della Anonymous Content con compagna di briscola la Universal Cable Productions. Alla produzione Richard Brown già padre di True Detective e alla sceneggiatura Zev Borow.

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Questi i dati nudi e crudi, tutto è talmente ancora in divenire che più di questo non si può dire, che non si può neppure immaginare cosa potrebbe venirne fuori. Nemmeno la Universal rilascia dichiarazioni. Forse tasta il polso dell’opinione pubblica un po’ divisa tra la granitica indignazione e la spasmodica attesa che prende le masse quando si dice in giro stia arrivando il reboot di questo o di quell’altro (per la voce reboot vedi anche minestra riscaldata).
Il reboot di IT, buono, dammi qua. Il reboot de I guerrieri della notte? Proprio quello volevo, versa versa, che ho ancora spazio. Se vedi che arranco, il reboot di Lost boys puoi buttarmelo giù direttamente con l’imbuto.
Mi sveglio stamani, con questo pensiero nella testa, che le case di produzione sempre più spesso guardino nel loro frigo per poi propinarci la pasta del giorno prima (lasciamo stare i minestroni che quelli, lo sanno tutti sono sempre meglio il giorno dopo, parliamo proprio di pasta rinseccolita nel frigo), mentre non ci vorrebbe niente a mettere insieme due o tre ingredienti e provare una ricetta nuova.

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Ma poi la pasta che ti era avanzata se non la mangi, che fai, la butti? Dalla mia memoria emerge un ricordo, e sarà perché ieri notte io Eternal Sushine of the Spotless Mind me lo sono riguardato, decido di andargli dietro a ruota.
Conversazione sulla legittimità della pasta riscaldata fatta con un amico.
Più o meno inizia così.
– Alcuni dicono che la pasta riscaldata sia una bestemmia.
– Dipende dalla pasta, dico io.
– Dicono anche che le relazioni finite e poi riprese siano sbagliate. Sai, sono minestre riscaldate pure quelle. Ma io non la vedo così.
Sento la sua voce attraversare un velo di tristezza, nell’uscirgli dalle labbra. Ma forse me lo sono solo immaginato, agile iperbole per cambiare argomento.
Fine.

Così mi ritrovo a ragionare sull’affare “riadattamento televisivo”, con i sedimenti del film di Gondry ancora in corpo, mentre giro il caffè, le parole dell’amico che galleggiano in superficie: è davvero possibile ributtarsi in una relazione finita? Ricominciare da zero? Fare come dicono in tanti a tanti che si lasciano e innamorarsi di nuovo?
Magari fosse possibile cancellare davvero tutto e  ricominciare davvero da capo, innamorandosi per la prima volta, non di nuovo. Se non sai quello che hai provato, amato e odiato, perso, puoi abbandonarti senza pregiudizi.
Il rapporto che creiamo con un film è molto simile ad una relazione sentimentale, condensata in un paio d’ore e per questo intensissima.
Diventiamo possessivi a volte. Certi film sono nostri soltanto, e non intendo nostri “del pubblico” ma proprietà private, nominali e non cedibili. E non importa se sono passati anni, ci piace ricordarli così come erano la prima volta che li abbiamo conosciuti. Se solo potessimo dimenticarceli, non faticheremmo affatto ad innamorarci ancora di loro, anche se con indosso un vestito ad episodi.

Visto che la Lacuna Inc. non può offrire a nessuno di noi i suoi servizi, un buon modo per salvarsi è non guardare Eternal Sunshine of the Spotless Mind se ancora non lo si è fatto. Statevene buoni e fermi aspettando che la serie esca anche se non è dato sapere il quando e il come.
Si tratterebbe solo di attendere pazientemente una determinata quantità di tempo al momento non misurabile, cosa sarà mai. Rimandare a data da destinarsi l’amore che potreste provare oggi ma che magari potrebbe procurarvi sofferenza domani.
Anche se, in tutta confidenza, aspettare di innamorarsi un giorno quando lo si potrebbe fare in questo preciso istante, è universalmente una stronzata.

 

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Beatrice Lombardi

Laureanda presso il CITEM di Bologna è nata 26 anni fa dal tubo catodico. Dopo anni di amore e odio con mamma Televisione e papà Cinema ha deciso di percorrere nuove strade ed è scappata con il Web.

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