Sono pugliese, le mie vacanze le ho sempre fatte sul Gargano da piccola e da adolescente nel Salento, ma se dovessi raccontarvi la mia terra vi direi che la amo tutta, per la sua incredibile bellezza anche dove proprio diresti che non ci sia, ma se c’è una cosa che salta agli occhi di chi è pugliese e vive al nord della Puglia (in Capitanata come me), è la graduale diversità della terra, del suo colore, della grandezza degli ulivi, delle strade e del paesaggio che distingue la Puglia tra nord e sud, senza dividerci mai però. Perché a dire la verità la strada statale 16 bis, la famosissima e bellissima sedici, appena dopo Bari restringe le sue carreggiate per un breve tratto, come a voler dire “hey voi, abbracciamoci e sappiate che da questo momento in poi state entrando in un posto in cui dovete andarci piano, la Valle d’Itria, dove respirare il mare che vedete alla vostra sinistra prima del Salento, e passare piano perché potrebbe esserci un carretto di angurie rovesciato sulla strada, a creare un traffico assurdo. Sì, però che profumo nell’aria!”
Prima ancora di vedere l’estremo sud infatti c’è un paese che ti guarda dall’alto, che quando ci arrivi e lo riconosci ti sembra di essere arrivato a destinazione, anche se la destinazione è ad altri 150 km da lì, e questo paese è la città di Ostuni, detta anche la città bianca per le sue caratteristiche facciate bianche che riflettono il sole, e sorge su un promontorio che guarda da lontano il mare, e tra questo e Ostuni si estende un grande uliveto, interrotto solo da questa strada che scende a mare fatta di muretti a secco.
Qui, tra le campagne soleggiate sorgono masserie restaurate e di design, dove la vacanza è una cura anche per gli occhi. E sorge pure Masseria Moroseta, che ha visto realizzare il progetto da Andrew Trotter, designer inglese che dopo aver studiato in Australia entra a far parte del mondo della moda e lavora per molto tempo con Yohji Yamamoto e Michiko Koshino.
Nel 2012 gli viene chiesto infine di ridisegnare una struttura per convertirla in hotel, è appunto Masseria Moroseta che ha aperto nel 2016. Questo è stato il suo primo progetto di architettura, da allora ne ha avviati altri due, senza trascurare la cura per le luci e l’arredamento.
Il design che contraddistingue Masseria Moroseta è la moderna concezione di “masseria”, dove tutti i materiali usati sono prettamente locali, la struttura tradizionale e i dettagli dell’architettura si adattano perfettamente con gli alberi d’ulivo. Sei stanze con giardino privato e vista mare, la fanno da padrona il minimalismo, il bianco che contrasta il colore rosso scuro della terra, e l’azzurro del cielo in estate.
Fanno riflettere il rispetto per gli elementi tipici, la semplicità estrema e le geometrie naturali che si incastrano con il paesaggio restante.
Se questa la chiamano vacanza io non saprei dirvi allora cosa sia il paradiso.
Foto di Salva Lopez
Giuliana Massaro
Giuliana Massaro, 26 anni, studentessa di lettere moderne da un po', lunatica da sempre. Penso troppo, parlo poco, faccio foto.
