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Le architetture urbane di Zsolt Hlinka

Le architetture urbane di Zsolt Hlinka


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Proprio qualche giorno fa mi resi conto di tutte le volte che non guardo mai insù, non guardo mai il cielo.

Appare un pensiero banalissimo, una constatazione a tratti stupida ma se vi fermate a riflettere anche voi con me vi rendete conto di quanto in realtà sia vero; assorbiti dal tram tram quotidiano, dal correre da una parte all’altra della città (o delle città per chi come me spesso lavora fuori sede), dal leggere velocemente l’ultimo messaggio sul telefonino mentre paghiamo il conto al supermercato, perdiamo di vista la nostra città, perdendo quanta bellezza nascondano i palazzi antichi, le volte e quei muri levigati dal tempo e dalle intemperie.

Ogni tanto mi obbligo ad alzare lo sguardo e godere appieno di tutto quello che mi offre.

 

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Probabilmente spinto dal medesimo pensiero, ma anche dal desiderio di offrire una nuova prospettiva e concezione che abbiamo degli spazi urbani ordinari, il fotografo ungherese Zsolt Hlinka va in giro per Nagykörút (quartiere di Budapest) e fotografa gli spazi di cielo incastonati dai palazzi, realizzando la serie intitolata “100 year old houses“.

Quel che si ricrea nei suoi scatti sono una serie di geometrie in cui tunnel di cemento e il blu inteso del cielo si intrecciano accuratamente, quasi formando un dipinto. La sua attrazione per il “mood urbano” e per le geometrie che le città spesso creano si riversa nella sua ricerca fotografica, la quale si impregna di questa passione andando ad escludere ogni altro elemento per lasciar spazio, all’interno della composizione fotografica, alle simmetrie.

Raccoglie storie di cemento e le racconta a noi spettatori; oggi io le racconto a voi e vi invito a osservarle con attenzione!

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Claudia Tornatore

Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.

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