A colpi di matita: Luca Bruno


Quanti anni hai, di dove sei e da quanto tempo fai l’illustratore?
Ho 24 anni e sono Abruzzese di un paesino chiamato Roccaspinalveti ma vivo a Bologna da 6 anni,disegno da quando ero piccolino,forse il primo ricordo della mia vita risale ai tempi dell’asilo quando volevo sempre fogli da pasticciare e la maestra a volte doveva prendermi con la forza per farmi giocare con gli altri bambini…

Come hai imparato a “disegnare”?
Sinceramente non lo so credo con tanta pratica disegnando tutti i giorni e osservando molto cercando di reinterpretare ciò che mi sta attorno, poi sono sempre circondato da gente che in un modo o nell’altro crea e questo mi da uno stimolo enorme.

La tua è una passione, un lavoro, o entrambe le cose?
Io credo che sia sempre stata una passione ma negli ultimi anni ho imparato a pensarla come un lavoro, non tanto per i soldi che se ci sono fanno sempre comodo, ma x la serietà con cui cerco di operare in modo da non pensarla come fosse un hobby o un passatempo ma come qualcosa che voglio fare “da grande” e che ha costituito gran parte della mia vita e per cui i miei genitori hanno fatto sacrifici e speso tanti soldi.

Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Il mio lavoro è solo ed esclusivamente cartaceo o murale oppure su lastra se si tratta di incisioni,linoleum per le xilografie ecc..non ho mai aggiunto un solo segno digitale perchè è una cosa che non mi ha mai interessato.

Da cosa trai ispirazione? E cosa cerchi di trasmettere con le tue illustrazioni?
Guardo tanto la natura, amo molto Escher, Dorè, Durer, Vespignani, la steet art e ultimamente le pigne. Non so cosa voglio trasmettere di preciso ma cerco di catturare le forme che mi attraggono e di rielaborarle attraverso un segno personale e ricercato, credo sia un po’ come per la musica che influisce sulle nostre sensazioni attraverso le note, così io cerco di farlo attraverso le forme e con composizioni bizzarre e surreali.

Che strumenti (e/o software) utilizzi solitamente?
Il rapidografo quasi sempre, punta da incisione, acidi, cera, sgorbie, ogni tanto i pantoni, raramente i pennelli oppure spatole, prima usavo anche le bombolette ma non mi ci trovo molto a mio agio.Zero programmi al computer.

Che consigli daresti agli aspiranti designer/illustratori che desiderano emergere in questo settore?
Di farsi vedere il più possibile, di non vergognarsi quando si tratta di esporre il proprio operato, di non essere pigri, di lavorare tantissimo e soprattutto di studiare,leggere e informarsi tanto perchè una buona mano da sola non basta ci vuole anche della cultura,ma anche di spaziare un po’ nei linguaggi artistici e nelle tecniche…

Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Guido Volpi che è molto in gamba oppure Agim Sako che è un ottimo incisore e Tellas che fa un po’ di tutto ed è molto in gamba anche lui..

Ringraziamo Luca per averci dedicato il suo tempo e vi invitiamo a visitare il suo stream flickr all’indirizzo: http://www.flickr.com/photos/34484517@N04/

 


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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