Mulga: gli zombi hanno la barba


Mulga è Joel Moore, di Sidney. Gli piace disegnare animali e strane creature con molti occhi, ma soprattutto disegna zombi e barbe e faccioni di zombi con barbe. Perché? Primo perché vuole sfatare l’idea errata che gli zombi siano dei personaggi spaventosi e raccapriccianti. Anzi ci tiene a precisare che sono dei gioviali burloni colorati. E secondo perché è profondamente attratto dal potere mistico delle barbe. Anzi vorrebbe diffondere il loro magico splendore augurando a tutti, uomini e donne, la possibilità di farsene crescere una bella folta almeno una volta nella vita.
Ma la cosa davvero fantastica è che ogni barba nasconde una storia. E la cosa ancora più fantastica è che ogni storia è una filastrocca. Quello che sto dicendo è che i personaggi di Mulga prendono vita nei versi che lui stesso scrive per presentarli. Per cui se state guardando i suoi disegni, se state guardando tutte quelle linee intricate e colorate, state vedendo solo una parte dell’opera. Perché l’altra metà si trova nella descrizione. Ed è in rime.

Sul suo Sito le trovate tutte. Io però voglio lasciarvi quella che mi ha commosso al punto di non farmi più toccare un rasoio.

An Ode to Bear Hat Bob

Bear Hat Bob is an outdoors guy
At home in the mountains and under the sky

He walks around with his sunglasses pink
Even at night it seems odd you might think

Bart the Bear was his very best friend
The wilderness they journeyed from end to end

One day in the spring they came across a river
The water was cold it made them shiver

They attempted to cross on a fallen tree
But Bart fell into that freezing stream

He couldn’t swim so he drowned to death
He had breathed his last, his very last breath

Bob was so sad and he cried for week
He cried in the day and he cried in his sleep

To remember his friend, the Bear called Bart
Bob wore him as a hat and now they’re never apart

The End


Michele Ponzelli

Ma per la bio va bene una stronzata tipo: da piccolo mi parcheggiavano davanti la TV. Non c'è da stupirsi se nella vita ho scelto di studiare i messaggi subliminali, poi ho avuto un incontro del quarto tipo con gli alieni. Ora sono uno normale.

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