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Il codice della strada nel social advertising

Il codice della strada nel social advertising


Buon Venerdì! Da oggi cambiamo un po’… iniziamo a parlare di print abbandonando un po’ i video.
Pronti?

Quando ero poco più che adolescente i miei mi proibivano di andare in macchina con amici più grandi, che allora erano appena diciottenni. Preferivano alzarsi e venirmi a prendere all’uscita della discoteca ( che poi alla fine entravano e si prendevano una bevuta pure loro.. ) piuttosto che affidarsi a dei ragazzini patentati, nel senso che oltre alla patente erano anche poco inquadrati di cervello.

A quattordici anni non capivo effettivamente di cosa avessero paura, perchè io mi sentivo grande, guardando i miei amici li vedevo responsabili ed ero sicura che non  mi sarebbe mai potuto succedere niente.

Quindi ogni tanto, piazzando una scusa qua e una scusa là, in quelle macchine ci salivo e mi sentivo forte, sopra le regole per cosa poi? Un freno a mano, in una rotonda, che faceva stridere le gomme era una cosa da raccontare, che ti faceva salire un po’ di adrenalina e allora poi si poteva andare dagli amici e vantarsene.

Quando ho compiuto 16 anni i miei decisero che era arrivato il momento di lasciarmi un po’ più libera, ero fidanzata… lui aveva la macchina e la cosa venne naturale. Ma ora che mi guardo indietro mi rendo conto che siamo stati graziati tante volte, perchè sentirsi grandi, sicuri, responsabili è l’atteggiamento più sbagliato che si possa adottare, soprattutto quando si è dei ragazzetti e ci si crede invincibili e onnipotenti.
Il problema non è solo degli adolescenti però, il problema è anche degli adulti. Con la strada non si scherza, la strada se ne frega se sei di fretta, se sei arrabbiato, se hai bisogno di rispondere a quel messaggio perchè sennò sembra che caschi il mondo.
Sulla strada non sei mai solo e non sei mai al sicuro, anche quando è quasi mattina, torni dalla serata in disco e c’è l’alba… devi stare concentrato, attento e se proprio non puoi fare a meno di distrarti metti le quattro frecce e fermati un secondo.

Questo articolo lo dedico ad una delle mie bimbe che quest’anno c’ha fatto prendere un brutto spavento, ma che ne è uscita più forte e sempre col sorriso sulle labbra. Ti voglio bene.

Credits: Agency: Team One, El Segundo, USA
December 2012


Giulia Santucci

Giulia Santucci... Copywriter e Blogger con un’ inesauribile passione per la moda di strada, quella fatta dalle persone vere... dall’anima un po’ rock.

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