Mom can you sock me please?


… E Buon Venerdì a voi.
Fortunata me che Halloween era ieri e mi sono risparmiata l’impiccio di dover per forza scrivere un articolo a tema. Non sarei stata in grado di produrre qualcosa di decente. Detto questo, veniamo a noi.

La genialità dell’advertising non-nostrano continuerà a stupirmi negli anni a venire, ma quello che vi propongo oggi, lasciatemelo dire, è fott…EHM… maledettamente geniale! Twittando in lungo e in largo ieri mattina, cercando ispirazione tra i casi umani (e meno male ci sono loro) che affollano la mia TL mi sono imbattuta in questo tweet di @pisuch che mi ha rallegrato la giornata e risolto l’articolo (per altro, grazie @pisuch anche se era un retweet dell’anno scorso) :

Vero o no mi ha portato sulla retta via della riflessione. La mia paura più grande quando scrivo mail di lavoro è quella di partorire refusi che, in quanto copywriter, non augurerei nemmeno al mio peggio nemico e invece, vi assicuro, mi è capitato una marea di volte! Una diciamo che me la sono anche cercata perchè ho deciso di rispondere ad un direttore creativo dopo aver bevuto una bordolese di rosso, ma comunque… CAPITA! 

In ogni caso, parafrasando Murphy, se siete chef l’unico capello fluttuante finirà proprio nel piatto del critico gastronomico, se siete sarte romperete proprio il tailleur preferito di vostra suocera e così via, così discorrendo. La nostra vita è fatta di figure di M che si accavallano nei momenti meno opportuni con il solo scopo di allenarvi per affrontare quelle che verranno con più stile! Inutile dire che la maggior parte dei refusi e degli scivoloni che facciamo sono, inevitabilmente, a sfondo sessuale.

L’agenzia Pain Surprise sui misunderstanding c’ha costruito uno spot on-line per Burlington da piegarsi in due. BUONA VISIONE.


Giulia Santucci

Giulia Santucci... Copywriter e Blogger con un’ inesauribile passione per la moda di strada, quella fatta dalle persone vere... dall’anima un po’ rock.

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