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Un quaderno di adesivi per la progettazione di UI

Un quaderno di adesivi per la progettazione di UI


Se frequenti una facoltà come Ing. Edile Architettura (e simili), capirai bene quanto sia importante (o almeno quanto lo sia stato prima che i pc, autocad e i software di modellazione 3d rovinassero tutto) saper utilizzare una matita per comunicare in maniera immediata il concept di un qualsiasi progetto.
Così, mentre nell’imbarazzo generale (il mio) provo a spiegare all’assistente di turno che io e la matita non siamo buoni amici, i colleghi universitari bravi, intelligenti e secchioni, mi guardano con profonda pena e disprezzo e dalle retrovie giungono frasi spocchiose come «ma cosa ti segni a fare in una facoltà del genere se non sai disegnare?».
In quei momenti, paonazzo e visibilmente rassegnato, trovo sempre la forza per pensare agli schizzi di Renzo Piano e a quelli di Zaha Hadid.
E d’improvviso il non saper disegnare, non mi sembra più un problema così grande.

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Un altro modo per risolvere il problema dell’incomunicabilità da matita è quello proposto dalle designer newyorkesi Jennifer Williams e Brandy Bora, che hanno lanciato una campagna di crowdfunding su Kickstarter, per la produzione di un quaderno per la progettazione di UI (user interface) e applicazioni.
Il quaderno, con 48 pagine dedicate alle varie interfacce di smartphone, tablet, pagine web e storyboard, è supportato anche da 8 pagine di adesivi, che completano e semplificano ulteriormente la condivisione delle idee, evitando linee storte ai limiti del comprensibile e imbarazzi inutili per chi, come me, ha difficoltà con le conversioni cervello-carta.
Il progetto nonostante manchino ancora diversi giorni alla chiusura della campagna, ha già ampiamente superato la cifra richiesta e a novembre, dovrebbero partire le prime spedizioni.

Che poi a pensarci bene, penna e matita ti servono comunque per scrivere i testi all’interno degli adesivi. E quindi il problema resta.
Ma io sono un caso disperato.

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Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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