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La vita oltre la morte raccontata da Hanna Jaeun

La vita oltre la morte raccontata da Hanna Jaeun


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Mi piace lavorare con temi che riguardano l’aldilà degli esseri umani e la bellezza del ciclo della vita e della morte degli animali. Il surrealismo è per me uno stato onirico o il subconscio

Queste sono le parole dell’artista che vi porto a conoscere oggi, la bravissima Hanna Jaeun che vive a Brooklyn, la quale dopo aver studiato per diventare una stilista di moda ha capito che non era quello il suo destino e che un’altra passione stava prendendo il sopravvento, ovvero la pittura. Così ha inizio il racconto della storia di questa artista autodidatta la quale si esprime attraverso le sue opere fantastiche che potete vedere oltre il le mie parole, delle vere e proprie avventure nel mondo della fantasia che si sofferma a creare storie e situazioni inimaginabili nella vita reale.
In questi lavori che ho selezionato per soddisfare la vostra curiosità, per lo più realizzate con la tecnica dell’acrilico su pannelli di legno, Hanna Jaeun mette in campo la sua ricerca artistica nel mondo della vita oltre la morte e immaginando come sarà il futuro ultraterreno della specie umana ed animale ecco che viene fuori la sua vena macabra e grottesca, quella che piace tanto alla sottoscritta e che si incastra sulla superficie delle sue splendide opere.

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La morte è sostanzialmente il punto dal quale parte la vicenda di ogni personaggio e protagonista delle sue creazioni artistiche dove lo sfondo molto spesso di colore grigio o nero è il collante perfetto che lega la sorte di ogni essere vivente rappresentato. Non importa che sia un animale o una donna il soggetto protagonista delle sue opere poiché, se nella vita quotidiana l’essere vivente si è imposto sull’animale molto spesso sottraendolo alla sua libertà, nella vita che ci attende oltre la morte ogni creatura vive la stessa identica situazione di disgregazione e di metamorfosi continua in quanto il tempo che abbiamo a disposizione sulla terra è solo preso in affitto, proprio come recita il titolo della sua ultima della mostra, On Borrowed Time, in corso presso la Arch Enemy Arts di Philadelphia.

Alcuni sostengono che le sue creature sembrino trarre ispirazione dalle favole dark viste nei film della Walt Disney oppure da pagine di libri illustrati per bambini in virtù forse della la loro complessità caratteriale, tuttavia ogni soggetto rappresentato a mio parere, che si tratti di un uccello che sta per compiere il suo viaggio verso la morte o di una fanciulla morente, incarna quell’inaspettata e  leggera decadenza della carne che acquista linfa e vitalità nelle membra di coloro i quali si andranno a nutrire di quella vita che si sta trasformando in cadavere.

Infine, l’uso centellinato di colori come il rosa pallido e il rosso, oltre a quelli elencati qualche riga sopra, sono strettamente proporzionali al gioco di nascita, morte e rinascita che ogni soggetto incarna e che rende unica l’esperienza di ognuno.

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Eva Di Tullio

Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!

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