A colpi di luce 3.0: Simone Corrò


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Ciao Simone, la prima cosa che ti chiedo è di parlare di te attraverso due scatti: fotografa ciò che hai in tasca e dove ti trovi adesso, raccontaci se (e perché) rappresenta il posto in cui vorresti essere.
In tasca ho qualche soldo, il portafoglio e un paio di cuffie; mi trovo a casa, in camera mia, dove solitamente passo molto tempo.

Discuto sempre su quale sia il significato di bellezza, che per me è sempre soggettivo, mi piace sapere a cosa si riferiscono gli altri quando pensano alla bellezza, tu che significato personale dai a questo aggettivo?
«Ma allora danzavano lungo le strade leggeri come piume, e io arrancavo loro appresso come ho fatto tutta la vita con la gente che mi interessa, perchè per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno “Ooohhh!”» diceva Kerouac in Sulla strada; mi ritrovo alla lettera nelle sue parole, questa è la bellezza secondo me.

Il viaggio che ti è piaciuto di più?
Londra, 2015, siamo partiti io e mio cugino senza avere la minima idea di cosa ci aspettasse, aereo prenotato all’ultimo, albergo a Clapham South e la bella gente che ho conosciuto li; che bei ricordi.

A proposito di te, sul tuo flickr ci sono solo 25 foto, bastano a raccontare chi sei, il tuo carattere?
Bastano a raccontare solo una parte di me, quella che voglio “far vedere” con le foto, l’altra parte è nascosta a chiunque non mi conosca.

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Se tu avessi soltanto una foto da poter scattare, che soggetto o situazione sceglieresti di fotografare?
Il panorama islandese.

Quando ci siamo sentiti su facebook mi hai detto che non tutte le tue foto ti convincono molto, cosa si nasconde dietro questo pensiero? Nel senso, voglio sapere se secondo te pensandoci si riescano a fare belle foto oppure le foto si fanno senza pensare… tu come la vedi?
Dopo un po‘ che vedo le mie foto mi sembrano sempre più banali, è anche per questo che sul mio flickr ci sono soltanto 25 foto.. Le belle foto si fanno pensando, a volte.

Una domanda che nessuno ti fa, ma che invece vorresti sentirti dire.
“Quando partiamo?”

Che cosa fai invece quando non scatti foto? Come passi il tuo tempo libero?
Solitamente ascolto musica, guardo film o guardo foto di altri.

Se dovessi partire per un viaggio oggi, cosa porteresti nel tuo zaino e cosa lasceresti a casa?
Ovviamente la macchina fotografica, il telefono e qualcosa di essenziale; lascerei a casa il biglietto di ritorno.

Un sogno ricorrente, uno irrealizzabile e uno espresso. Raccontaceli.
Un sogno irrealizzabile (per ora) e allo stesso tempo ricorrente, è quello di girare il mondo con un Defender 110, magari in un futuro, magari con molta calma.

Ho chiesto per un anno, a tutti i fotografi, quali fossero i loro progetti futuri, ho deciso di cambiare e chiederti, cosa vuoi fare oggi e cosa farai veramente?
Oggi vorrei salire in macchina, fare un po‘ di kilometri e andare da qualche parte, magari arrivando fino alle alpi o in qualche lago e la sera tornare a casa con molta tranquillità, Invece passerò la mia giornata a studiare e ascoltando qualche disco.

Intervista conclusa, prima però, consigliami un film, un libro, un disco e un fotografo.
Film: I Origins di Mike Cahill,
Libro: Lo specchio nello specchio di Michael Ende,
Disco: Within and Without di Washed Out,
Fotografo: Reuben Wu.

 

Ringrazio Simone per la sua disponibilità, qui il link al suo stream di foto: Simone Corrò

 

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Giuliana Massaro

Giuliana Massaro, 26 anni, studentessa di lettere moderne da un po', lunatica da sempre. Penso troppo, parlo poco, faccio foto.

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