READING

Repus: La rivoluzione non è un pranzo in famiglia

Repus: La rivoluzione non è un pranzo in famiglia


Benvenuti nel 1961. Poco dopo la fine della Seconda Mondiale i super eroi sono caduti dagli altari della popolarità. Una campagna moralizzatrice portata avanti dallo psichiatra Fredric Wertham e dal senatore Estes Kefauver ha accusato gli albi a fumetti di corrompere le menti dei giovani lettori con violenza e sessualità ambigua.
Eh, addirittura. Vabbe’.
Le case editrici sono costrette ad adottare una regolamentazione severa in termini di argomenti trattati, ma le vendite crollano di lì a poco. Resistono solo Superman, Batman e Wonder Woman (chi ha letto gli episodi precedenti si è fatto un’idea del perché). Alla Dc Comics tengono duro dunque, ma per il resto è un fiorire di fumetti di avventura, azione, horror, western.
In molti casi, materiale destinato a non rimanere impresso nell’immaginario collettivo.

Tuttavia nel 1961 la musica cambia, il 1961 è l’anno della rivoluzione, per i super eroi.
Ingredienti della rivoluzione:
1) Prendete un uomo di scienza pronto a esplorare mondi sconosciuti, protagonista ideale di quel tipo di avventura aperta alle nuove frontiere del progresso che spopolavano negli anni ’50.
2) Aggiungeteci una creatura dall’aspetto mostruoso, il fascino dell’irrazionale, figura chiave legata al successo della letteratura horror.
3) Largo alle quote rosa, con una donzella che riproponga il potenziale avventuroso dell’invisibilità, entrato nell’immaginario collettivo con la narrativa di H.G. Wells.
4) Metteteci dentro la riedizione beatnik di un personaggio dei fumetti molto popolare durante la Seconda Guerra Mondiale. Un modello già collaudato in versione giovanile, in modo che i lettori possano rapportarvisi più facilmente.

La rivoluzione non è un pranzo di gala, disse Mao, ma nel mondo dei fumetti può capitare anche che questa passi attraverso un frullato. Un grande frullato di citazioni e rielaborazioni, all’insegna della fantascienza.
Nessuna rivoluzione sarebbe possibile, però, senza un amalgama particolare, un ingrediente segreto tipico di ogni ricetta miracolosa.
Non si è mai capito quali fossero le percentuali esatte della paternità di questo ingrediente segreto, fatto sta che Stan Lee, sceneggiatore, e Jack Kirby, che definire disegnatore è riduttivo, lo resero un marchio di fabbrica a partire dal 1961: super eroi con super problemi.
Personaggi dalle capacità straordinarie dotati di caratterizzazioni squisitamente umane, in un mondo che fino al giorno prima era stato dei super esseri al di là di qualsiasi debolezza, come Superman e Wonder Woman, o dei miliardari sempre un passo avanti al problema, come Batman.
La rivoluzione di Stan Lee e Jack Kirby impose fragilità, insicurezze, basse emozioni come la gelosia, l’invidia, la rabbia e la testardaggine. L’intero spettro emotivo di persone normali, capitate al centro di una storia straordinaria.
Ma non è tutto.
Questi personaggi sarebbero stati una famiglia. Una famiglia atipica, disfunzionale, con tutti i vantaggi e gli svantaggi dei legami di parentela e di amicizia: litigi, incomprensioni, scontri generazionali, chi detiene il potere sul telecomando? Chi butta la spazzatura? A chi tocca lavare i piatti?
E, in più, la sfiga.
Eh, sì. Perché la vera rivoluzione di Lee e Kirby è l’introduzione della sfiga. I super eroi possono averla, proprio come noi. I protagonisti non hanno scelto volontariamente di ottenere i loro poteri, questi gli capitano a causa di un incidente: una gita nello spazio nel bel mezzo di una tempesta di raggi cosmici. E se quando torni ti ritrovi allungabile come la gomma, considerati fortunato: avresti potuto non tornare affatto, o ritrovarti la faccia piena di mattoni arancioni.

Ma cosa sono questi raggi cosmici? Perché se ci vado io in gita tra i raggi cosmici vengo cancellato dall’esistenza? Prima regola della super scienza di Stan Lee: mai dare spiegazioni.
Vuoi l’avventura, l’innovazione, le nuove leggende della cultura popolare? Sì? Allora fidati.
Perciò Ben Grimm, pilota ed eroe di guerra, diventa un mostro dalla forza straordinaria. Segni particolari prima di partire per la gita nello spazio: era l’unico contrario alla missione esplorativa, ma alla fine cede perché non si abbandonano i migliori amici. Segni particolari dopo essere scampato alla gita nello spazio: è composto da mattoni di roccia arancione e non può tornare umano. E infatti lo ribattezzano ‘La Cosa’. D’altronde sono una famiglia. Si vogliono bene.
Reed Richards, genio della scienza di fama mondiale, diventa elastico, allungabile come la gomma. In due parole: Mister Fantastic (sì, lo so). Decide dunque di mettere le capacità sue e dei suoi compagni al servizio dell’umanità e del progresso scientifico. Guiderà la sua famiglia acquisita alla scoperta di mondi nuovi e nuove dimensioni, tra alieni, mostri, uomini talpa, divoratori di pianeti, sovrani di regni sommersi e battutacce sull’estrema allungabilità di ogni sua parte del corpo. E magari, dato che sei un super genio, sempre se ti avanzano, trovali dieci minuti per curare il tuo migliore amico, diventato mostro arancione grazie alla tua bella idea di fare una scampagnata in mezzo alle radiazioni spaziali.
Susan Storm, fidanzata di Reed e in seguito sua moglie, donna dalla bellezza straordinaria e dalle ancora più straordinarie doti umane, acquista la capacità di diventare invisibile. Sai che novità, il suo uomo la ignora per gran parte del tempo, passando giornate intere in laboratorio, immerso nella super scienza, mentre sovrani di città sottomarine, muscolosi e in slip verde, provano a rimorchiarla. La Donna Invisibile, dunque. Poco lusinghiero per una donzella, ma saprà farsene una ragione. Col tempo, infatti, Susan diventerà anche il membro più potente del gruppo, padroneggiando l’energia che la rende invisibile sotto forma di campi di forza. Nel tempo, la bionda ‘Sue’ continuerà sempre a scegliere l’amore distratto ma devoto di Reed, e gli darà anche due figli. D’altronde l’attenzione piace a tutte, ma neanche la sicurezza economica fischia.
Johnny Storm, fratello minore di Susan, testa calda, donnaiolo, irresponsabile e amante delle macchine veloci, acquista la capacità di trasformarsi in un vero e proprio uomo di fuoco volante. Una cosa che fa colpo sulle ragazze. La Torcia Umana. Livello di sfiga: minimo.
1961: la rivoluzione dei super eroi è iniziata, e con essa l’ascesa della Marvel Comics.
F come Fumetto, F come Frullato, F come Fantascienza, F come Famiglia.
Nascono i Fantastic Four.


Simone Vacatello

Simone Vacatello, 28 anni, laurea magistrale in Lettere moderne. Umanista e randagio della comunicazione, non è qui per farvi apprezzare l'invasione di fumetti e super eroi, ma per aiutarvi a farvene una ragione

Commenti

commenti


RELATED POST