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Spiritualismo lisergico: Alex Grey

Spiritualismo lisergico: Alex Grey


Dopo l’ennesima massiccia dose di LSD (come lui stesso tiene a raccontare), Alex Grey ha visto cadere il velo del mondo materiale ed aprirsi una realtà fatta di fontane e torrenti di pura energia luminescente. Dopo quella visione, la sua carriera artistica principalmente incentrata sulla performance e sulle istallazioni, viene dedicata alla rappresentazione del cammino dell’uomo nell’universo: dalla nascita alla morte. E oltre.
I suoi dipinti ritraggono l’amore, la famiglia, la preghiera. Messaggi di pace e speranza che concentrano su un unico piano una serie di livelli della realtà.
C’è quello interno/biologico, fatto di organi, vene, ossa e muscoli; c’é quello energetico, composto da chackra, meridiani dell’agopuntura e dalle aure; c’é quello spirituale in cui flussi di energia creano un filamento reticolare che comprende tutta l’umanità.

Non etichettatelo come hippie balordo, Alex Grey è un artista che vuole raccontare l’evoluzione della coscienza attraverso la sua iconografia. L’arte è uno strumento. Dalle pitture nelle caverne ai giorni nostri; dalla tradizione magica, mistica, passando per quella razionalista, globale trascendentale, la creatività è il linguaggio attraverso cui il cosmo comunica ed evolve con sé stesso. Il messaggio di fondo è che la forza creativa che ha generato le galassie è la stessa che possiede ogni uomo e che può utilizzare per cambiare in meglio il mondo.


Michele Ponzelli

Ma per la bio va bene una stronzata tipo: da piccolo mi parcheggiavano davanti la TV. Non c'è da stupirsi se nella vita ho scelto di studiare i messaggi subliminali, poi ho avuto un incontro del quarto tipo con gli alieni. Ora sono uno normale.

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