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Dramma storico: vieni per le tette, rimani per gli...

Dramma storico: vieni per le tette, rimani per gli intrighi


Da qualsiasi punto la guardiate, la televisione sa bene che il sesso vende, ma non quello malato ed esausto della frenetica epoca contemporanea, bensì quello antico, animale, brutale, gratuito…insomma quel sesso che nessuno fa mai, e un motivo ci sarà: oggi abbiamo la televisione. Ma non preoccupatevi, Zia Tv è in grado di essere la causa di e la soluzione a tutti i nostri mali, e si è inventata la serie televisiva presunta storica o comunque in costume. Bello no? Direte voi, “facciamo na scorpacciata de curtura, era ora che la pantagruelica industria satanassa dell’ intrattenimento cominciasse a fare qualcosa di costruttivo. A questo punto io dovrei schiacciare su uno di quei pulsanti da quiz a premi e far rimbombare nelle vostre teste il suono della disapprovazione. Mi dispiace, hai perso, ecco il gioco in scatola della trasmissione in omaggio.

Se mi conoscete almeno un poco, e a questo punto lo spero, avrete probabilmente capito che io la televisione la guardo tutta, pure quando è spenta. Serie tv in costume? Certo che me la guardo, fosse solo per dire non mi è piaciuta, oppure mi è piaciuta un sacco. Il genere storico non fa per me, in nessuna delle sue declinazioni, il fantasy tanto meno, ma è successo che ho iniziato la visione di uno di questi e l’ho amato, amato di un amore folle, l’ho spacciato ad amici e conoscenti attaccandogli il morbo per il quale aspetti con trepidazione ottobre per poter dire “l’inverno sta arrivando” oppure allunghi quell’ eurino che ti hanno prestato per prendere il caffè con faccia greve esclamando “un Lannister paga sempre i suoi debiti”.
Game of Thrones
(Trono di spade per gli amici, ma da questo momento in poi solo GOT) è cosa buona e giusta, e a chi dice il contrario sarà infilata la testa su una picca. E dico questo non solo per la trama avvincente i personaggi ben delineati e interpretati altrettanto bene. C’è soprattutto una sovraesposizione sistematica di sangue e comportamenti poco ortodossi, cafonerie risalenti a tempi mitici e non per ultimo ci fa riconnettere alle antiche origini dell’ uomo basate sulla gnagna.
Ebbene si..

Tu uomo, se non hai mai guardato GOT perché ogni episodio dura ben cinquanta minuti, e la trama è un po’ intricata, e i personaggi c’han tutti la barba e alla fine cominci a non distinguerli più, sappi che più arduo è il cammino più grande è la ricompensa. Potresti ad esempio essere in viaggio sul treno e intrattenerti con un episodio della serie, e bam, all’ improvviso un amplesso illumina il tuo schermo. Assicurati di non sederti di fianco a dei bambini.

E tu donna, che non hai mai guardato GOT perché la visione di decapitazioni, mutilazioni di vario genere, crudeltà su animali e colpi di scena che spezzano il cuore ti fanno soffrire sappi che a te le scene di sesso sfrenato o la messianica apparizione di una tetta non faranno alcuno effetto ormonico-tellurico, bensì tu potrai riflettere su cose ben più importanti. Del tipo, perché queste donne che vissero eoni et eoni addietro molto più prossime alle scimmie di noi, evoluzionisticamente più avanzate, conoscono il segreto per la depilazione perfetta? Ma soprattutto queste serie televisive suggeriscono agli uomini la malsana idea che tutte le donne (a qualsiasi era appartengano) siano così tanto disponibili.

La frase “ora che l’ho visto voglio farlo pure io” potrebbe ricorrere spesso durante la visione. Se volete vedere GOT, fatelo, ma guardatelo da sole. Oppure in buona compagnia. Ci siamo capiti no?

Se è in costume in realtà è nudo, ce l’ha insegnato Spartacus che elargisce volentieri scene orgiastiche, che nella roma imperiale quasi quasi sono accettabili, anche se associare sesso e sangue secondo me non è proprio na botta di salute. Prima ancora la serie televisiva The Tudors aveva svelato le perversioni nascoste nella casata reale inglese, affidando il ruolo da protagonista a Jonathan Rhys Meyers, attore che ha la fortuna di impersonificare quasi sempre personaggi con il pene rivestito di carta moschicida al quale si attacano donne a mucchi manco fossimo in una palude a ferragosto.
Come se un paio di occhi azzurri e una faccia da stronzo avessero mai avuto un qualche ascendente sulle donne…

Prima di concludere è per me necessario muovere la critica maxima, una cosa che covo dentro da mesi, una specie di missione se così si può dire. Nei serial in costume si tromba talmente tanto che tromba anche chi di solito non trombava, o meglio tromba con le persone sbagliate.
Se nella trasposizione televisiva  ( Da Vinci’s demons) Leonardo da Vinci ha per le mani più patagna che tempere mi viene da pormi delle domande.

Tu, casa di produzione americana, credi che il personaggio di da Vinci sia per caso noioso e vada reso più accattivante agli occhi del grande pubblico? Oppure per te la scena erotica è utile solo se nel mezzo troneggiano spavalde un paio di tette? Se vi consumate il cervello cercando di mostrare il lato oscuro dell’ antichità, perché non lo mostrate per davvero? Sono stanca di vedere poppe e culi sodi e tondeggianti quando io di sodo e tondeggiante non ho più nulla… quello che voglio io è della sana sodomia omosessuale (che non è mai abbastanza), che è molto primitiva, proprio come piace a voi, sintomo di un tempo antico, proprio come piace a voi, carnale e passionale, proprio come piace a voi.
Quindi, almeno per rispetto del povero Leo che ha avuto molti problemi per la sua inclinazione sessuale, fatelo copulare come gli è sempre aggradato. Così, magari riuscirei a cancellare dalla mia memoria l’immagine di Leonardo da Vinci hipster, con il ciuffo e la camicia aperta, che disegna la macchina per il volo perchè camminare è troppo mainstream, che per me è stata di gran lunga più traumatica.


Beatrice Lombardi

Laureanda presso il CITEM di Bologna è nata 26 anni fa dal tubo catodico. Dopo anni di amore e odio con mamma Televisione e papà Cinema ha deciso di percorrere nuove strade ed è scappata con il Web.

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