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Domenica in strada: Jean-Michel Basquiat – T...

Domenica in strada: Jean-Michel Basquiat – The Radiant Child


Quando La scorsa domenica vi ho parlato di Keith Haring ho accennato alla sua amicizia con Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat e oggi voglio proprio parlarvi di quest’ultimo, un artista fantastico, un enfant prodige della Street art morto troppo presto come il suo amico Keith.
Jean-Michel Basquiat è nato a New York nel 1960 e già nei primi anni di vita, come accade per molti artisti, inizia a manifestare la sua passione per il disegno. Pare che questa sua propensione all’arte fosse in parte riconducibile a sua madre, la quale non solo lo portava spesso a visitare i musei della città ma lo ha ispirato regalandogli un libro di anatomia, il famoso Gray’s anatomy da cui poi lo stesso Basquiat prenderà spunto per il nome della sua band, Gray appunto.
L’anno della svolta è il 1977 quando conosce Al Diaz, un graffitista di Manhattan, che subito diventa suo compagno di incursioni notturne sui muri di New York facendosi chiamare SAMO©, acronimo di Same Old Shit (la stessa vecchia merda, tradotto per chi non crede che l’inglese sia la lingua universale come me).
Il sodalizio artistico tra Basquiat e Diaz è qualcosa di eccezionale, il duo acquista notorietà e apprezzamenti nel loro circuito ma nel 1978 decidono di sciogliersi, ognuno per la propria strada. SAMO is dead, questa era la scritta che comparve sui muri di New York per un po’ di tempo.

Altra data importante per la sua carriera è il 1980, anno in cui partecipa alla collettiva Time Square Show dove conosce Keith Haring e qualche anno dopo il re della pop art, Andy Warhol, il quale lo introdurrà nel mondo dei galleristi e delle mostre fuori dagli Stati Uniti.
La carriera di Basquiat come pittore la si evince dal numero cospicuo di mostre e esposizioni in giro per il mondo: Modena, Zurigo, Costa d’Avorio, tanto per citare alcune città in cui è arrivato il suo messaggio artistico.
Potrei chiudere qua la parte biografica, vi suggerisco di guardare il documentario The Radiant Child diretto da Tamra Davis nel 2010 a tal proposito, perché i fatti accaduti successivamente sono segnati dalla droga, causa della sua morte a soli 28 anni. Basquiat è morto il 12 agosto 1988, poco prima era morto anche il suo pigmalione, Andy Warhol.
Come detto su Keith Haring , non guardo a lui come l’artista che dalla strada ha aperto le porte delle gallerie ma guardo alla sua semplicità nel fare arte, non giudico il suo percorso ma mi fermo ad osservare il significato delle sue opere.
Io voglio ricordare Basquiat per la sua vena creativa, il suo modo di irrompere sui muri di New York con i suoi graffiti, i suoi personaggi strambi e deformi accompagnati da parole o frasi, messaggi semplici, di rispetto per la vita e per l’arte, qualche volta semplici flussi di coscienza interrotti dal colore e o perché la polizia era dietro l’angolo.

Buona domenica!

 


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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