Tuesday poison: Gary Baseman


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La puntata di oggi è davvero molto speciale perché finalmente vi parlo di un artista favoloso, uno di quelli che ben si addice all’inizio della bella stagione che ci fa sentire più leggeri e più colorati, anche nello spirito.
Prendete una sedia e mettetevi comodi perché lui fa delle cose davvero divertenti, spiritose e molto grottesche.
Gary Baseman è un artista nato a Los Angeles nel 1960, ha studiato presso la UCLA, ovvero la University of California, Los Angeles e ha ottenuto la laurea cum laude in qualità di membro della Phi Beta Kappa, la più prestigiosa società delle arti degli Stati Uniti.
Ad un percorso brillante si aggiungono le sue passioni per i cartoni animati, Disney e Warner Bros con cui si è avvicinato al mondo delle illustrazioni per poi spostarsi sempre di più verso la cultura underground che tutt’oggi contraddistingue il suo stile molto particolare che lo scrive tra la rosa degli artisti che rientrano nel filone pop surrealista.
Tra le sue fonti d’ispirazione nel periodo successivo alla prima gioventù Gary Baseman ha sempre sottolineato la sua ammirazione per le opere di Takashi Murakami di cui vi ho parlato e William Joyce, un illustratore di libri per bambini nonché produttore e regista statunitense.
Gary Baseman ha persino inventato un termine per definire il suo modo di esprimersi, ovvero la pervasive art che contrappone all’arte lowbrow: con le sue opere l’artista californiano si pone come obiettivo quello di  “offuscare i confini tra le belle arti e l’arte commerciale” in qualsiasi contesto vengono applicate, dalla pittura, alle illustrazioni passando per i toys e l’arte urbana.

Proprio a proposito di arte urbana, Gary Baseman nell’aprile del 2012 ha partecipato al progetto M.U.Ro. nel quartiere Quadraro di Roma assieme a tanti altri artisti nostrani e non, portando con sé il suo repertorio di personaggi simpatici.
Il suo mondo è popolato da soggetti particolarmente deformi ma pieni di vitalità, molto spesso ricrea atmosfere dionisiache con in primo piano scene erotiche abbastanza spinte; altre volte invece i suoi personaggi sono più cupi e lo percepisce più che altro dalle forti tonalità scure e dal volto perfido con cui si presentano allo spettatore.
Potremmo dire che a Gary Baseman piace raccontare il mondo perverso che si cela nella nostra immaginazione, o nei cartoni animati che vedevamo da bambini; oppure semplicemente farci divertire mentre ci perdiamo tra i particolari che compongono le sue rappresentazioni.

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Eva Di Tullio

Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!

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