Sunday cooking: schiscèta milanese


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Ok io non ho ufficialmente una schiscèta in metallo con il gancio sul coperchio da scaldare in acqua bollente al momento opportuno.
Grazie alla schiscèta i cibi rimanevano appetitosi anche dopo lungo tempo dalla loro preparazione; era il pranzo che la mamma o la moglie preparavano velocemente in modo che “il fortunato” avesse di che sopravvivere nel momento della pausa pranzo a lavoro.
Ai giorni nostri, ovviamente, il nome rimane lo stesso, forme e tecniche di conservazione si sono evolute sino all’inverosimile.
Ne sono una prova i contenitori ermetici con ghiacciolino incorporato. Ah e con forchettina. Quasi quasi adiabatici. Fantastici.
L’idea del panino con la polpetta, classico inaffondabile meneghino, è il protagonista della mia schiscèta.
Ovviamente l’idea del riuso, perché “non si butta via niente” caratterizza anche questa preparazione rendendola non solo golosa ma anche bio.

Ingredienti per le polpette:

  • 3oo g di carne di manzo o maiale tritata
  • 400 g di pane raffermo
  • 1 uovo
  • qualche ciuffo di prezzemolo (tritato)
  • 1 piccolo spicchio d’aglio (finemente tritato)
  • Sale e pepe q.b
  • 1 lt di olio per fritture
  • Pane casereccio (facoltativo) per panare
  • Vi occorreranno poi dei panini, della rucola o la verdura che preferite

Procedimento:
Mettete il pane raffermo tagliato a tocchetti a reidratarsi con dell’acqua in una ciotola.
Strizzatelo e amalgamatelo a tutti gli altri ingredienti necessari per realizzare il composto per le polpette.
Con il resto del pane casereccio tritato alla grossolana panate le polpette che avrete precedentemente formato (circa 60 g )
Friggete rigirandole spesso in abbondante olio a 160°C.
Tagliate i panini, condite la rucola, o la verdura che avete scelto, con olio e sale.
Adagiate sopra il pane la rucola e una-due polpette e richiudete con l’altra metà del panino.

 


Claudia Ambu

Claudia Ambu, possiedo un bistrot virtuale sulla rete da tre anni. Laureata in scienze delle arti e dei beni culturali, inseguo il sogno del posto fisso, magari dietro il bancone del mio bistrot. Scrittrice, appassionata di fotografia e food, sono sempre alla ricerca di nuovi sapori, nuove storie da raccontare, con le parole e le mie immagini.

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