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Uno splendido video racconta la street art di Roma

Uno splendido video racconta la street art di Roma


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Se ci leggi da un po’, ormai avrai capito come la pensiamo sul fenomeno della street art (non è un caso che la nostra ex-rubrica Domenica in strada, sia ridotta a un accumulo di bit e byte e jpg rintracciabile soltanto scorrendo (tanto) indietro nell’archivio di Organiconcrete).
Questo, certo, non vuol dire che si faccia di tutta l’erba un fascio. Tantomeno che la street art sia un movimento da condannare e ostacolare a spada tratta facendone l’unica ragione di vita. In realtà, il marcio, come sempre, è tutto quello che c’è dietro, come quei festival che speculano e si avvalgono della street art per guadagnare quel po’ di visibilità che altrimenti non avrebbero (tralasciando le sagre delle cipolle con annesso intervento di street art), o tutti gli artisti che si sono reinventati street artist per accaparrarsi l’attenzione di gallerie e istituzioni.

Il bello però (perchè si, c’è un anche un grandioso e meraviglioso “bello”, che non è scontato quando si parla di marciume) è quello di cui godono i cittadini, invasi dai logorroici e raccapriccianti “riqualifichiamo il quartiere” (chè per quel poco che ho studiato per l’esame di Urbanistica, “riqualificare” mi è sembrata tutt’altra cosa) , ma alla fine circondati da colori, messaggi e volti con cui prendere familiarità ogni mattina prima di andare al lavoro.
Immagini entrate subito nella memoria collettiva del quartiere e (il “bello” a cui accennavo prima) simbolo di una rinascita che ancor prima che urbanistica è sicuramente culturale.

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Roma, nonostante tutte le arretratezze e le incertezze, nonostante mafia capitale, nonostante i mezzi pubblici, nonostante il caos (quello insano), la microcriminalità, il traffico, lo smog, gli ambulanti, i romani, i perenni restauri, gli appalti truccati, la cementificazione selvaggia, la nuvola di Fuksas in costruzione da 15 anni, insomma, nonostante Roma, è riuscita a rendersi protagonista in Italia di un movimento partito dal basso (che forse sono quelli più utili e veri) che la attesta come una delle principali città quando si parla di Street Art.

Il videomaker Benjamin Messina ha girato un video e ne ha fatto uno splendido documentario che racconta la street art romana, attraverso i lavori di Agostino Iacurci, Blu, Alice Pasquini, C215, Hogre, Borondo, Giò Pistone, Diavù, Ron English, Liqen e decine di altri artisti, raccontati in passato dalla nostra Zelda.
Mettetevi comodi. Cliccate Play. E per una volta, gioite per questa Roma.

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Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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