A colpi di luce 2.0: Valeria Cherchi


Valeria è una tosta. E’ giovane, fa tante cose e le fa tutte bene, ed è una che studia sul serio, al London College of Fashion.

Ciao Valeria! Intanto raccontami come si sta a Londra..
Ciao Giulia! In questi giorni a Londra nevica ed é bellissima, forse perché sembra una città diversa. Purtroppo tutte le strade a Londra si somigliano, e così molto spesso i suoi abitanti. Ma anche per questo é una città stimolante. Direi che per ora qui sto bene, se avessi uno scooter probabilmente starei meglio.

Le tue foto mi sembrano molto varie, ed è interessante cercare di capire cosa le unisca. In ognuna ci si può trovare secondo me un elemento di fascino; in alcune la presenza della stessa luce, in altre l’ ambiente,  in altre la persona che hai davanti ecc. Sbaglio o si può dire che ti lasci affascinare spesso e volentieri?
É vero, nel mio sito c’é una grande varietà di foto. Con questa varietà voglio mostrare quello che so fare. Ma non necessariamente tutto quello che so fare mi affascina. Cerco di trovare il lato interessante in molte cose che vedo/fotografo, ma in realtà le cose che mi appassionano veramente e costantemente sono poche, le altre variano spesso e volentieri.

Sul tuo sito, “personal” viene prima di “fashion editorials” e “fashion tests”; è questione di preferenze personali oppure è solo un caso?
É appunto legato a ciò che mi affascina di più e di meno. La prima categoria é ovviamente quella che mi interessa maggiormente, l’ultima è l’ultima. Le altre sezioni invece seguono un ordine via istinto.

Mi sembrano due generi molto differenti (il foto-diario ed il fashion). Non si crea mai tensione rispetto alla convivenza delle foto di uno e dell’ altro nel tuo portfolio?
Il conflitto potrebbe crearsi se non lavori bene nell’editing, personalmente sono molto selettiva, guardo e riguardo i miei scatti finché non sono convinta almeno al 90% di ciò che ho fatto e di come si integra con il resto dei lavori.

Per quanto riguarda il primo, ti poni dei limiti su “fino a dove condividere”?
Di solito non amo condividere foto legate a memorie/persone/periodi negativi, faccio le foto si, ma anche nel caso si tratti di un scatto che ritengo possa essere interessante preferisco tenerlo per me.

Per quanto riguarda la moda, che rapporto hai con questa? Hai mai paura di scattare foto “inadeguate”?
Certo! Ogni volta che si tratta di un lavoro commissionato. Ma credo sia normale, ed in piccole dosi credo faccia bene. Se invece si tratta di qualcosa di personale, anche se legato alla moda, sono abbastanza tranquilla.

Se dovessi vincere un’ infinità di soldi alla lotteria, cosa ne faresti? E dove andresti a vivere?
Li investirei in modo da avere il tempo di fare per sempre solo quello che mi piace: foto, studiare musica, cinema, dormire, viaggiare… dopo aver viaggiato parecchio sceglierei dove andare a vivere, per ora ancora non so.

Ringrazio tanto Valeria per avere accettato le mie domande, e vi invito caldamente a passare per il suo sito: http://www.poveralice.it/


Giulia Bersani

Sognatrice irrimediabile con il vizio della fotografia

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