L’iperrealismo di Ron Mueck


Dopo avervi parlato di Choi Xooang in redazione ci avete chiesto tramite mail (ma anche sulla nostra pagina facebook), di trattare in maniera più frequente l’arte scultorea.
Detto Fatto. Dopo qualche ricerca e un po’ di selezione (chè di robaccia ne è pieno il mondo), ci siamo fatti una bella scorpacciatta di artisti, di cui sicuramente vi parleremo nelle prossime settimane.
Il primo della lista non poteva che essere l’australiano Ron Mueck e le sue sculture iperrealiste.

Un padre che costruiva marionette in legno e una voglia matta di sperimentare, Ron Mueck, nato a Melbourne nel 1958 e attualmente residente a Londra, ha cominciato a lavorare presso una rete tv in un programma per bambini (vi ricordate i Muppets?) dove è rimasto per quasi vent’anni, prima di approdare alla sua arte.
Sebbene le opere di Ron Mueck (di chiara corrente iperrealista) sembrino concentrarsi sulla forma, esse mostrano esseri umani racchiusi nella loro intimità e per questo, spogliati da ogni corazza; incredibilmente soli e fragili.
Sculture che lasciano poco spazio all’oservatore, che spesso è una presenza invadente e imbarazzante, tanto da essere trascinato in un microcosmo personale in cui è difficile comprendere le logiche emozionali.
Ad accentuare la distanza tra l’osservatore e l’opera ci pensa la grande scala che Mueck utilizza per rappresentare i suoi esseri umani fatti di siliconi, lattice vetroresina e altri materiali acrilici, riprodotti in quella naturale imperfezione fatta di rughe, protuberanze e dettagli macrospopici incredibilmete reali.
Le sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia, all’Andy Warhol museum di Pittsburgh e alla National Gallery di Victoria (Australia), la Tate di Londra e altre celebri gallerie sparse per il mondo.


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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