Domenica in strada: Elbow Toe


Oggi si celebra in ogni parte del globo terrestre la giornata della lotta contro l’AIDS, una malattia che ogni anno fa milioni di vittime in tutto il mondo e il dato più sconcertante e triste è che una percentuale altissima delle vittime sono bambini, soprattutto tra coloro che vivono in alcune zone dell’Africa.  L’AIDS o Sindrome da Immunodeficienza Acquisita è una malattia che non lascia scampo. Una delle principali cause di trasmissione dell ‘AIDS sono ovviamente i rapporti sessuali non protetti, ecco perchè il preservativo è diventato il simbolo della lotta contro questa malattia. Non voglio farvi la predica, non sono un medico e nemmeno un sacerdote ma credo che sia giusto prenderci due minuti di pausa dalle nostre cazzate quotidiane per pensare un pò a noi stessi. Sul serio. Fate l’amore e divertitevi sempre ma usate il preservativo. Usate il preservativo perchè il preservativo aiuta a prevenire l’insorgere di altre malattie che cancellano il ricordo del piacere provato quella volta che non l’avete usato.
Keith Haring, di cui vi ho parlato qualche numero fa, è  una delle milioni di vittime che l’AIDS miete ogni anno e proprio con l’immagine dello street artist americano in mente oggi restiamo negli USA perchè voglio parlarvi di un artista di Brooklyn davvero molto interessante.

Lui si chiama Brian Adam Douglas ma nel mondo della street art lo conoscono come Elbow Toe.
Non ci sono molte notizie biografiche su di lui, sappiamo che ha preso parte al Black Rat Projects nel 2011 assieme a Banksy e tanti altri artisti (parleremo del progetto tra qualche puntata) ma è molto conosciuto e apprezzato per il suo modo di lavorare sulle pareti metropolitane. Elbow Toe infatti, oltre a fare stencil, è un maestro del collages che visti da lontano possono sembrare pitture mentre invece in realtà avvicinandoci ad essi ci si rende conto della fattura. I suoi lavori, piccoli o grandi, prendono spunto dal mondo circostante, dalla gestualità degli esseri umani, dal loro modo di rapportarsi agli altri, quindi la comunicazione, anche dal loro modo di camminare, parlare, pensare e osservare. I lavori di Elbow Toe sembrano tanti capitoli sparsi di un trattato di antropologia, a metà tra la psicanalisi freudiana e lo stile pittorico di Francis Bacon, i suoi principali punti di riferimento. I suoi collages di carta colorata così come i messaggi lasciati in giro sono metafore della sua percezione della società che prendono forma proprio nello spazio urbano, luogo in cui l’individuo entra a contatto con la collettività e si frantuma in tanti esseri viventi. Buona domenica!

 


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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