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Ien Levin, il tatuatore noir

Ien Levin, il tatuatore noir


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Certi tatuatori si può davvero dire che trasformino le persone in opere d’arte ambulanti, guardate Ien Levin, che porta da Kiev il suo famoso stile perfettamente in linea con artisti già visti come Dan Hillier (ha infatti anche tatuato una rivisitazione di alcuni suoi pezzi).
Gli piacciono i tattoo nel senso più arcaico, più sciamanico: segni grafici impressi sotto pelle che comunicano simbologie e che vanno lasciati ad una figura esperta sia nel trasmettere dei messaggi in modo grafico-artistico sia nello scegliere la location corporea più adeguata.

I suoi pezzi sono in total black, la totale assenza di colori diversi dal nero è una firma assieme allo stile geometrico-simbolico ed ultra-descrittivo del disegno. Si ispira alla storia, alla scienza, al misticismo, alla grandezza di certe culture e della Natura e contemporaneamente alla bassezza dell’animo umano.
Nel suo studio (Atelier Noir, il nome dice tutto) va forte sui grandi pezzi, con intrichi geometrici paradossali alla Escher, incastri di più piani di vista ed elementi in un’unica figura, ombreggiature a puntini ed una ossessione per i dettagli.
Da teschi in mille varianti, a simboli occulto-alchemici, ad addirittura un filone di ritratti (un E.A.Poe praticamente fotografato) ed ai classici motivi floreali e pattern geometrici, ci stupisce sempre col suo stile, e porta il tatuaggio ad un nuovo livello di “indossabilità”, con alcuni capi di tessuto stampati coi suoi designs.
Un tattooer coi fiocchi, dalla tendenza un po’ sciamanica e dalle idee molto molto chiare (leggete sul suo sito le FAQ), potete seguirlo sui vari social (Facebook, Instagram, Tumblr, Behance) e viaggiare nei suoi quadri su pelle.

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Roberto Todone

Studio design industriale a Treviso nel tempo libero dei miei 20 anni. Per il resto sono fissato con l'esoterico, cerco messaggi nel mondo, parlo con persone.

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