Tuesday Poison: Paolo Pedroni


Paolo_Pedroni1

“….Il brutto, l’orrido e tutto ciò che nella norma è visto come tetro e macabro, ha per me un fascino a cui non so resistere. Senza scivolare nello splatter, il bello è restare a mezz’aria, quel tanto che basta per far succedere qualcosa di inaspettato e poetico che faccia quasi distogliere l’attenzione dall’orrore che l’ha generato. Vorrei quindi indagare quei momenti, quei piccoli mondi in cui l’orrore lascia spazio allo stupore ma nello stesso tempo da esso dipende, in cui la decadenza diventa poesia… in cui le meraviglie sono orribili….”

Con queste parole che lasciano nella mente un forte senso di sorpresa e stupore vorrei aprire il pezzo di questa nuova puntata di Tuesday Poison dedicata proprio all’artista che le ha generate, ovvero Paolo Pedroni.

Inizierò a parlare del nostro ospite con qualche cenno biografico così da poter per rompere il ghiaccio. Paolo Pedroni è nato a Brescia nel 1983 e, come è successo a molti altri suoi colleghi, la sua propensione al disegno ha avuto origine sin dall’adolescenza per poi crescere via via nella fase successiva, quando tra graffiti e writing, il nostro artista ha iniziato a frequentare il Liceo Artistico “Vincenzo Foppa” della sua città. Il 2005 è l’anno del suo diploma all’Istituto Europeo di Design e l’inizio della pittura digitale che gli ha consentito di avvicinarsi al mondo dell’arte pop surrealista, realizzando opere che sono state poi esposte in molte gallerie italiane e estere. Anno fondamentale per l’avvio della sua carriera da artista del panorama italiano è il 2011 quando hanno avuto inizio le prime mostre collettive in Italia mentre l’anno successivo, nel 2012, ha avuto la sua prima collaborazione con la Dorothy Circus Gallery realizzando la grafica dei tre volumi che raccontano la storia della galleria. E proprio nella dimora romana del pop surrealismo dalle pareti di velluto rosso esporrà a fine 2015 con una mostra dal titolo “Poison Toffy Apples” che già sembra piacermi. MondoPop e La Luz de Jesus sono tra le altre gallerie che hanno ospitato le sue opere in passato e delle quali avete già sentito parlare in questa rubrica del martedì.

Paolo Pedroni9

Ripercorrendo in poche parole il suo excursus artistico, ovviamente ancora in fase di realizzazione, come ho fatto nel paragrafo sopra, mi colpisce il fatto che il nostro artista abbia iniziato a realizzare opere in strada per finire poi nelle gallerie, quindi il passaggio dal graffito all’arte lowbrow, entrambi generati da quella che i grandi saggisti dell’arte chiamano subculture, una direzione comune a molti altri artisti di tutto il mondo e una conseguenza in parte necessaria e vitale che segue quasi il naturale percorso dell’arte contemporanea, la quale si dimena tra arte pop surrealista e street art, trovando un punto di incontro in molti artisti o l’abbandono dell’una per l’altra in molti altri.

E Paolo Pedroni è un eccezionale esempio di quest’ultima strada, un artista che ha trovato la sua evoluzione stilistica nell’arte lowbrow, rappresentando un mondo abitato per lo più da figure femminili particolarmente inquieti ma affascinanti al tempo stesso, con occhi grandi che catturano o rimandano ad una dimensione temporale e spaziale senza tempi verbali.
L’uso del digitale gli consente poi di unire a questa moltitudine di personaggi fiabeschi dei colori molto intensi, talvolta anche sfumati e che spesso mettono in risalto l’ambientazione grottesca nella quale si trovano a muoversi le sue fanciulle.
Mi affascina la sua ricerca stilistica, mi piace osservare la bellezza dei particolari come il teschio che chiude il fiocco dell’abito rosa di una delle sue fanciulle o il macabro che si nasconde dietro il loro sguardo ingenuo. Stupore. E’ questa, come abbiamo detto sopra, la parola giusta per descrivere le sue opere. Un artista molto bravo secondo me, uno di quelli che mi auguro continuerà a sorprenderci.

Paolo_Pedroni2

Paolo Pedroni3

Paolo Pedroni4

Paolo_Pedroni5

Paolo Pedroni6

Paolo_Pedroni7

Paolo Pedroni8

Paolo_Pedroni8


Eva Di Tullio

Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!

Commenti

commenti


RELATED POST